Controlli sui negozi “compro oro”

Il vicecomandante dei vigili: meglio far pesare i gioielli due volte

CAMPOSAMPIERO. Spuntano come funghi e ora sono sotto il controllo degli agenti del Nucleo di Sicurezza Urbana della Federazione del Camposampierese: sono i “Compro oro” ai quali, secondo dati Eurispes, oltre un italiano su quattro ci si è rivolto nell’ultimo anno con un +8% di affari . Effetti della crisi ma «bisogna prestare la massima attenzione» mette in guardia il vicecomandante dei vigili Luca Meneghini. «Ogni negozio di questo genere deve avere la licenza rilasciata dal Questore, l’autorizzazione del Comune (tramite Suap), il registro giornaliero di tutte le operazioni effettuate con i dati dei clienti e una bilancia verificata dall’ispettore metrico della Camera di commercio». E occhio al peso. «Purtroppo non tutti fanno distinzione tra oro a 18 carati e oro puro, e i pesi e quindi i valori possono essere differenti, giocandosi sui millesimi di grammo» continua Meneghini che consiglia quanti vogliono vendere un oggetto in oro a un negozio di questo tipo di farlo pesare prima da un altro orefice. Nel Camposampierese, uno è stato sanzionato con 5.000 euro in quanto sprovvisto di autorizzazione; a Camposampiero un altro è stato segnalato all’Ispettorato metrico della Camera di Commercio per bilancia non del tutto “in bolla” e, nelle vicinanze, in un altro esercizio, sono stati trovati in cassaforte oggetti in oro non registrati con conseguente multa di 300 euro e segnalazione in Questura. «Continueremo a controllare tutte le attività» assicura Meneghini «i consumatori possono stare tranquilli perché tranne qualche irregolarità formale, in genere i compro oro del Camposampierese sono stati trovati in regola». (fra.z.)

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