Correzzola capitale del calcio balilla: boom di adesioni

CORREZZOLA. Calcio balilla, che passione! Un passatempo d’altri tempi, che tuttavia sta ritornando in auge. Specie da queste parti dove forse in pochi sanno che c’è addirittura la sede nazionale dell’Us Acli Calcio balilla italiano, il Cbi in sigla.
Un anno fa, infatti, negli impianti sportivi di Villa del Bosco - gli stessi che sono chiusi ora da ottobre per gli scontri interni e per l’alluvione - dove accorrevano da tutta la regione molti appassionati che qui potevano trovare uno dei pochissimi spazi attrezzati per giocare, è nata l’idea di istituzionalizzare questa disciplina e creare una federazione nazionale affiliata all’ Us Acli. Anche se attualmente, dopo la chiusura degli impianti sportivi, la sede è temporaneamente allestita in un ufficio in centro paese in attesa di una nuova sistemazione, il movimento degli appassionati è in continua crescita. In pochi mesi i tesserati hanno superato le cinquecento unità.
«La nostra idea» spiega Onofrio Gazzea, presidente nazionale oltre che uno dei fondatori dell’Us Acli Cbi «è nata con l’obiettivo di organizzare in maniera organica questo gioco-sport diffuso su tutto il territorio. Lo scopo della nostra associazione è quella di promuovere e riunire a livello nazionale le varie realtà del calcio balilla, cercando di uniformare con un unico regolamento nazionale le tante varianti esistenti».
Una disciplina aperta a tutti che coinvolge e riunisce indistintamente persone di età diverse e con capacità tecniche differenti. Con la sorpresa che anche molte ragazze non esitano a cimentarsi sui bigliardini e addirittura a gareggiare. «Stiamo lavorando per creare una serie di campionati in tutte le province» spiega il presidente nazionale dell’Unione sportiva Acli Calcio balilla italiano Onofrio Gazzea «e in molte realtà abbiamo già avuto riscontri entusiasmanti».
Insomma il calcio balilla sta tornando in auge e piace, soprattutto tra i giovani. Ma come mai sta emergendo questo fenomeno? Perché molti stanno tornando a un gioco così semplice che prima dell’avvento dei giochi elettronici imperversava nei patronati e nei bar e che successivamente sembrava destinato ad un tramonto definitivo? «Il calcio balilla» spiega ancora il presidente Gazzea, «è sempre stato un gioco “povero” e accessibile a tutti. La situazione sociale e la crisi economica degli ultimi anni ha portato molti a rivalutarlo e riscoprirlo».
L’associazione nazionale organizza ora in tutta Italia eventi promozionali in fiere, feste dello sport e dimostrazioni specifiche. Ha già organizzato la prima edizione del campionato italiano che si è tenuta a Rimini mentre imminente è la seconda edizione che si svolgerà a Latina.
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