Così gabbavano i Magazzini Generali
La cricca della logistica 2 / Willi Zampieri, Floriano Pomaro, Renzo Sartori: le intercettazioni che scottano

PADOVA. Un mare di sigle fra coop, scarl e srl, per un solo fine: l'uso strumentale della disciplina giuridica delle cooperative al fine di arricchirsi alle spalle di enti pubblici, imprese e lavoratori. Ne è convinta la Procura della Repubblica di Padova che nel settembre scorso ha concluso un'indagine sulla «cricca della logistica» che ha portato a decine di indagati e tre arresti: l'imprenditore Willi Zampieri, 40 anni di Saonara (è ai domiciliari), il consulente fiscale Paolo Sinagra Brisca di Padova, 62 anni (ha l'obbligo di dimora), e la consulente del lavoro Patrizia Trivellato, 57 anni, residente a Padova (ha l'obbligo di dimora).
La figura centrale di tutta l'inchiesta (coordinata dal pm Orietta Canova e portata a termine del Nucleo di polizia tributaria della Finanza), per la Procura è Willi Zampieri, ex camionista con il pallino degli affari, uomo discreto quanto infaticabile, presidente del VillatoraSaonara calcio e politicamente vicino a Forza Italia. Un imprenditore, insomma, in grado di diventare in una decina d'anni «l'artefice e organizzatore - è scritto nei documenti depositati in tribunale - di una complessa associazione a delinquere costituita da una stabile struttura formata da lui medesimo e dai suoi essenziali consulenti Sinagra Brisca e Trivellato, oltre che da plurimi collaboratori a lui legati. Lo scopo comune è lo sfruttamento delle potenzialità di arricchimento offerte dall'uso strumentale della disciplina giuridica delle cooperative al fine di commettere un numero indeterminato di reati». Fra i quali evasione fiscale, omesso versamento di contributi previdenziali, truffa e falso.
Willi Zampieri all'interno del comparto della logistica padovana si muoveva come nel salotto di casa sua. Conosceva tutti, si interfacciava - attraverso le sue aziende - con privati ed enti pubblici. Tanto per fare un esempio, quando scoppiò il caso Magazzini Generali, l'allora direttore Renzo Sartori (ciellino doc ed ex assessore della giunta Zanonato) chiamò al telefono proprio Zampieri per sincerarsi dello stato di salute delle cooperative utilizzate dall'Ente. Zampieri oltre che con Sartori, faceva affari anche con Floriano Pomaro, l'eminenza grigia dei Magazzini Generali al centro della prima puntata dell'inchiesta della «cricca della logistica» pubblicata ieri sul mattino a firma di Ernesto Milanesi. Floriano Pomaro e Renzo Sartori non sono coinvolti nell'indagine della Procura che ha portato in cella Zampieri. Ma che fra Pomaro e Zampieri (e in seconda battuta anche Sartori) ci fosse una stretta collaborazione lo si evince dai documenti redatti dal giudice per le indagini preliminari Paola Cameran. Pomaro risulta essere, infatti, nel consiglio di amministrazione di Log System Scarl, società cooperativa creata appositamente dai Magazzini Generali per gestire i contratti. MG, grazie a Log System (di cui Pomaro detiene un 10% attraverso la Logycoop srl) subappalta a cooperative o consorzi di secondo livello.
Scrive il gip: «Le sinergie e la confidenza sono tali che Logycoop o Log System possono permettersi di trasferire un dipendente delle cooperative cartolari di secondo livello che fanno capo a Willi Zampieri (per lo più intestate a prestanomi, ndr) senza neppure avvertirlo. Evidentemente Zampieri è una persona amica». Per il gip che ha disposto il sequestro dei beni e delle società di Zampieri, alcune telefonate (intercettate) fra Pomaro e Zampieri «evidenziano il livello di promiscuità tra l'associazione criminosa di cui Zampieri è il promotore, da un lato, e le società a partecipazione pubblica Logycoop e Log System». Tra queste conversazioni quelle ritenute interessanti sono quelle intercorse tra i due il 5 e l'8 settembre del 2008. Zampieri informa Pomaro della possibilità di acquisire un nuovo cliente che necessita di duemila metri di celle frigorifere nel Veneziano, per movimentare circa un milione e mezzo di colli all'anno. Scrive il Gip: «Pomaro nella prima telefonata fa riferimento al "solito giro", ossia al fatto che l'Ente autonomo Magazzini Generali acquisisce il grosso cliente il quale poi viene "girato" a Willi Zampieri, che lo acquisisce con le proprie società di primo livello (Sdl, Work System, Consorzio Enjey) e gestisce la commessa con la sua struttura operativa formata dalle cooperative di "secondo livello": costi stracciati e amministratori "teste di legno"».
Il 5 settembre Pomaro richiama Zampieri.
Floriano Pomaro:
«Organizziamo una visita veloce all'interporto di Venezia dove noi abbiamo a disposizione quasi 300 metri. Eventualmente gli facciamo delle celle frigorifere, quello che gli serve, pim, pum, pam, un magazzino nuovo di zecca, mai entrato nessuno».
Willi Zampieri:
«Ok. Oggi io gli faccio una e-mail e metto per conoscenza anche a te... Perché loro devono concludere in fretta, questa roba a gennaio deve partire».
Pomaro:
«Eh, se ci danno l'ordine adesso per gennaio parte, nel senso che l'ultima volta in un mese e mezzo abbiamo messo in piedi tutta la cella dell'Aspiag (società proprietaria dei marchi Despar, Interspar ed Eurospar), per cui insomma, non ci sono problemi. E tra l'altro è Magazzini Generali che ha gli immobili per cui sarebbe perfetto. Magazzini Generali si porta a casa il cliente e dopo gli facciamo il "solito giro"». Tre giorni dopo i due riparlano.
Pomaro:
«Ho visto la e-mail che mi hai girato, cosa ti serve?».
Zampieri:
«Sicuramente la tariffa, capire un attimino cosa è il costo di affitto di quel capannone là, quanto costa la coibentazione, se gli facciamo un tutto compreso oppure se gli facciamo un affitto a parte».
Pomaro:
«E lui cosa si aspetta?».
Zampieri:
«Mah, io gli farei due proposte, gli direi: l'affitto coibentato costa questo; se invece vuoi un costo a collo, costa questo. Dopo... Dopo decidi tu quello che vuoi fare».
Pomaro:
«Hai un'idea di quanti colli?»
Zampieri:
«Sì. Io so, colli, persone, so tutto quello che serve da sapere, per cui se ti serve il costo industriale io sono in grado di dartelo».
Pomaro:
«Ti chiedo questo perché tieni conto che io ho già parlato con Sartori (Renzo, all'epoca direttore di Magazzini Generali, ndr), c'è la disponibilità dei Magazzini Generali per tutto quello che serve, per cui l'investimento e quant'altro... A fronte chiaramente di un contratto lungo, anche se tu vuoi - hai capito? - fare un ragionamento dove loro ci garantiscono un minimo di colli movimentati e pagano un tutto compreso».
Zampieri:
«Io preparo la parte industriale, tu preparami la parte dell'affitto. Tu mi dici cosa costa coibentato chiavi in mano».
Pomaro:
«Eh, il problema Willi, è che io sono via, cioè nel senso che sto partendo adesso e rientro venerdì, vado giù al Sud a fare un giro per (...) di cui dopo parleremo. Così adesso sento Sartori e casomai questo lavoro qua lo fai insieme direttamente con Enzo, perché mi pare che ci fosse una certa urgenza, giusto?».
Zampieri:
«Eh, sì. Lui vuole risposte entro domani anche perché sta definendo con altri, per cui o lo prendiamo così tra capo o collo se no...».
Pomaro:
«Quanti milioni di colli fa?».
Zampieri:
«Un milione e trecentomila, però ha detto che se abbiamo abbastanza spazio facciamo presto ad arrivare attaccati ai due milioni. Comunque attuali, garantiti, un milione tre cinquanta».
Pomaro:
«Insomma così si lavora là con 15 persone? Più o meno, no?».
Zampieri:
«Bravo».
Pomaro:
«Va bene, allora faccio un passaggio con Sartori, gli dico che si metta a disposizione, capito? Per quanto riguarda Magazzini Generali che tanto, quando si sono tirati fuori i costi che addebitano ad Aspiag, vedrai che lira più, lira in meno, siamo là eh».
Zampieri:
«Esatto o con Sartori o con la Sorze (Stefania, all'epoca vice direttore di Magazzini ndr), che uno dei due mi dia delle informazioni».
Pomaro:
«Ah, va buò».
(2 - continua)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova
Leggi anche
Video