Crac della T&T, in 19 nei guai
SANT’ANGELO DI PIOVE. Richiesta di rinvio a giudizio per 19 persone, coinvolte a vario titolo nel fallimento della ditta “T&T srl” con sede a Sant’Angelo dichiarata fallita dal tribunale il 14 novembre del 2013 con un buco che sfiora i 300 mila euro. Roberto Mengardo, 41 anni di Brugine (difeso dall’avvocato Lucia Tedeschi) ha scelto l’abbreviato che si deciderà il 15 settembre prossimo: il pm per lui ha chiesto la condanna a due anni. Silvano Trolese, 61 anni di Codevigo (difeso dall’avvocato Giorgio Zecchin) ha concordato il patteggiamento ad 1 anno e 10 mesi (pure questo si deciderà nella data del precedente). L’altro imputato chiave, che potrebbe patteggiare due anni, è Manolo Zagolin, 29 anni di Abano, difeso da Valentino Menon. A Mengardo, Trolese e Zagolin, amministratori della T&T, il pm Marco Peraro contesta di aver distratto materiale edile per 45 mila euro con fatture fittizie e di aver distratto pure 63 mila euro (a cui se ne aggiungono altri 14 mila), sempre con degli stratagemmi. Gli altri imputati hanno un ruolo marginale e vengono chiamati in causa per operazioni minori, aver omesso fatture e in alcuni casi per distruzione di scritture contabili. Ecco i nomi dei quali il pm chiede il giudizio: Giuseppe Coppola di Crespino (Rovigo); Pasquale Copertino di Capriano del Colle (Brescia); Francesco Trombini di Adria; Giacomo Gennaro di Megliadino San Vitale; Francesco Valeriano di Padova; Umberto Tiranti di Padova; Valter Malavolta di Marostica; Marino Albè di Porto Mantovano; Marcello Gelmini di Desenzano; Luigi Tramontano di Nocera Inferiore; Paolo Riccirdelli di Cesena; Francesco Altiero di Nocera Superiore; Pasquale Auricchio di Torre Annunziata e Maurizio Rossomando di Capaccio (Salerno).
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