Crac Veneto Espansi Condannati a un anno i fratelli Mazzon

campo san martino

La crisi che morde duro, specialmente nel settore dell’edilizia. I conti che non tornano più e si fanno i salti mortali. Alla fine del 2012 con un bilancio in perdita per 476 mila euro la Veneta Espansi srl, piccola azienda di famiglia con sede a Campo San Martino, aveva dovuto dichiarare la “resa” portando i libri in tribunale. E il 31 ottobre 2012 il tribunale aveva pronunciato il fallimento. Ieri è arrivata la condanna per bancarotta fraudolenta (9.056 euro) nei confronti dei due ex soci titolari Gastone Mazzon e Cristina Mazzon: inflitti un anno e 4 mesi con la sospensione condizionale della pena ; assolti per intervenuta prescrizione (è passato troppo tempo e non può più essere esercitata l’azione penale) per quanto riguarda il reato di bancarotta documentale. La ditta a conduzione familiare era specializzata nella produzione e vendita di articoli in plastica in particolare per il settore dell’edilizia. Edilizia che nella seconda metà degli anni 20000 è stata colpita da una durissima crisi. Da qui le difficoltà anche per gli operatori che lavoravano nell’indotto. A un certo punto Veneta Espansi non è stata più in grado di pagare i fornitori che avevano anche avviato procedure esecutive nel tentativo di recuperare i propri crediti. Alla fine ai vertici dell’azienda non è rimasto che chiedere l’autofallimento. È stato il curatore fallimentare, il commercialista Giovanni Bottecchia, a rilevare delle irregolarità nella tenuta dei libri e delle scritture contabili denunciando di essere impossibilitato a ricostruire il movimento affari dell’azienda. E di riscontrare la sparizione ingiustificata di quei 9 mila euro. —

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