Crediveneto, nuova beffa ai soci Rigettate le istanze dei creditori

Montagnana
Nuova beffa per gli ex soci Crediveneto, l’istituto bancario che aveva sede a Montagnana e che nel maggio 2016 è stato messo in liquidazione coatta amministrativa, alla vigilia dell’assemblea dei soci. I commissari della liquidazione stanno in questi giorni comunicando il rigetto delle domande di ammissione al passivo. I soci, che erano titolari di quote di una società cooperativa, non potranno quindi partecipare al riparto dell’eventuale distribuzione dell’attivo della procedura liquidatoria.
«Ci vorranno verosimilmente anni prima che il procedimento che è nato avanti la Procura di Rovigo - a seguito della denuncia presentata lo scorso mese di maggio nei confronti dei componenti dei consigli di amministrazione, dei collegi sindacali e dei revisori dei conti - giunga a conclusione» denuncia il Gruppo Difesa Ex Soci Bcc Crediveneto.
«Quel che è certo» continua il Gruppo nella sua nota, «è che i titolari delle quote della società cooperativa Crediveneto, circa ottomila persone e relative famiglie, hanno visto andare in fumo i loro risparmi – quasi 20 milioni di euro - dall’oggi al domani a seguito della messa in liquidazione coatta amministrativa della banca disposta nel maggio 2016 dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, su proposta di Banca d’Italia. Si può a ragione affermare che con Crediveneto siano state fatte le prove generali per Veneto Banca e Popolare Vicenza: l’operazione di liquidazione, infatti - sia per quanto riguarda gli attivi, che vennero ceduti a Banca Sviluppo, che i passivi, che vennero ceduti al Fondo di Garanzia Istituzionale del Credito Cooperativo – è avvenuta al corrispettivo di 1 euro».
Incalza l’avvocato Matteo Moschini, fiduciario del gruppo che raduna gli ex soci Crediveneto di Montagnana: «Noi tutti auspichiamo con forza che la politica decida di affrontare la questione in modo equo e ragionevole, assicurando ai risparmiatori traditi la tutela dei loro diritti. In tal senso» prosegue il legale, «mi auguro che l’incontro che avrà luogo a breve con i rappresentanti del Governo possa essere risolutivo in quanto i risparmiatori traditi sono ormai allo stremo delle forze: è opportuno che tutti coloro che hanno subito danni a seguito del dissesto delle banche popolari venete - Crediveneto oltre alle più note Veneto Banca e Popolare Vicenza - vengano risarciti e in tal senso auspichiamo vorrà agire la politica, come del resto più e più volte dichiarato durante la campagna elettorale da autorevoli rappresentanti delle forze dell’attuale maggioranza». —
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