Crisi Rad, siglata l’intesa Evitati i licenziamenti

Raggiunto l’accordo tra sindacati e proprietà del Gruppo di Albignasego Sette lavoratrici avranno l’incentivo all’uscita, in 16 hanno ottenuto il part-time
Di Felice Paduano

ALBIGNASEGO. Crisi Rad, manca solo la firma finale delle lavoratrici per chiudere l’accordo che evita i licenziamenti. Ieri, nello studio del consulente del lavoro Mario Cuneo, nell’area Zip di Padova, si è finalmente, arrivati ad un accordo tra i sindacati Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Ugl e i rappresentanti del Gruppo Rad, la nota azienda, con sede in Strada Battaglia 41, guidata dall’imprenditore Raffaele De Nardi, che opera da anni nel settore dei call center. Dopo tre incontri consecutivi, in cui c’erano state anche differenti prese di posizione tra la Cgil, rappresentata dalla segretaria di settore Cecilia de’ Pantz e la Cisl, guidata da Daniele Salvador e Marco Bodon, è stato deciso il destino delle 23 lavoratrici coinvolte nella vertenza, per le quali era stata avviata la procedura di mobilità territoriale. Sette dipendenti usciranno definitivamente dalla società su base volontaria e dietro un sostanziale incentivo economico, mentre le altre 16 avranno la trasformazione del contratto di lavoro da 30 a 20 ore settimanali. «Dopo una serie di tentennamenti iniziali da parte della proprietà, dopo gli incontri tra le parti e le assemblee con le lavoratrici, tra cui alcune laureate e tante diplomate, siamo arrivati ad un’intesa che soddisfa gli interessi comuni», ha sottolineato Daniele Salvador, della segreteria provinciale della Fisascat che, venerdì prossimo terrà il congresso generale a Villa Tacchi, a Gazzo Padovano, «All’inizio la mia posizione era differente da quella della Cgil, ma nel corso della vertenza, i sindacati confederali sono andati avanti d’amore e d’accordo con la sola finalità di fare gli interessi delle 23 lavoratrici e di far rispettare i diritti di tutti i dipendenti».

Il Gruppo Rad è presente sul mercato dei call center, anche con nomi diversi, da almeno vent’anni. Nel corso della sua lunga attività ha lavorato anche per conto di Tim, Wind e Infostrada.

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