Dai Benetton al Pci mezzo secolo di grandi progetti
Del futuro dell’area compresa tra gli alberghi termali del territorio di Teolo, Leonardo e Michelangelo, se ne parla da quasi mezzo secolo. Fin da quando era di proprietà della nota famiglia di imprenditori trevigiani Benetton che si dice l’abbia venduta per sponsorizzare i bolidi della francese Renault sulle piste della Formula Uno di tutto il mondo, ai tempi in cui il team manager era Flavio Briatore. La proprietà che all’epoca suscitava molto interesse per la posizione strategica in cui si trova, passò poi nelle mani del Partito comunista italiano. I vertici di Botteghe Oscure la tennero per alcuni anni, poi venne venduta ad una cordata di imprenditori, la Cima, della quale facevano parte anche alcuni padovani e trevigiani. Il comune di Teolo nel frattempo approvò su quell’area un progetto urbanistico, tutt’ora valido, che prevede la realizzazione, attraverso convenzione con il privato, di un polo residenziale di circa 70 mila metri cubi e di un complesso termo-alberghiero con due hotel, tre piscine ed un centro congressi. Progetto che non è mai decollato e che ha portato al fallimento della Cima. L’area è oggi in mano al curatore fallimentare. (g.b.)
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