Dal 2021 ospiterà Economia Sociologia e Scienze politiche

Quasi 50 aule smart e multifunzionali, laboratori per studio, ricerca e uffici La struttura servirà cinquemila studenti e verrà a costare circa 50 milioni
MALFITANO - AGENZIA BIANCHI - PADOVA - CONFERENZA STAMPA E VISITA CASERMA PIAVE
MALFITANO - AGENZIA BIANCHI - PADOVA - CONFERENZA STAMPA E VISITA CASERMA PIAVE

Aule smart e multifunzionali per 5 mila studenti, spazi per lo studio e laboratori per la ricerca, uffici amministrativi ed anche magazzini per “conservare” le opere d’arte. L’ateneo ha chiarito, nel concorso di progettazione per “PiaveFutura”, le necessità del campus delle Scienze sociali. Dove si trasferiranno, a partire dal 2021, le facoltà di Scienze politiche, Economia e Sociologia.

«La nostra prima necessità sono le aule – ha chiarito il rettore Rosario Rizzuto – Devono essere innovative e funzionali. E molto grandi perché fortunatamente abbiamo una crescita delle iscrizioni». Dunque servono almeno 45 aule per ospitare le attività dei tre dipartimenti che troveranno casa alla Piave: il totale previsto è di 5 mila metri quadri. E nel progetto del Bo c’è l’unificazione delle tre biblioteche, oggi sparse in diverse sedi in città, in un unico grande spazio per i libri, da almeno 3 mila metri quadri. È probabile poi che nello spazio vincolato dell’ex convento di Sant’Agostino, attorno allo splendido chiostro, troveranno posto gli uffici amministrativi e gli studi di professori e ricercatori. Non solo, il grande spazio dell’ex caserma ospiterà anche un’altra funzione. «Ci sarà un importante spazio di magazzino e ricovero delle opere d’arte che l’ateneo possiede, con a fianco un laboratorio di restauro», ha spiegato la prorettrice all’edilizia Francesca Da Porto.

Quanto costerà all’ateneo questo grande sogno? «Siamo attorno ai 50 milioni – risponde il direttore generale Alberto Scuttari – Ma i risparmi sugli affitti ci permetteranno di recuperarli in circa 30 anni. Dunque, visto in un’ottica di lungo periodo, è un progetto a costo zero».

Un progetto che trova il sostegno pieno delle altre istituzioni. A partire dal sindaco Sergio Giordani: «L’università per questa città è vitale e l’amministrazione è grata per questo progetto – ha sottolineato – Voglio solo far notare il momento felice di Padova: stiamo mettendo a posto tante cose e con la futura Piave cambieremo anche il volto la zona ovest del centro storico». Anche l’assessore regionale all’istruzione Elena Donazzan vede positivo: «Già a Verona abbiamo fatto investimenti sistemando le vecchie caserme per l’università. Ma Padova è una città più complessa: c’è voluta la determinazione del generale Stano e del rettore Rizzuto per raggiungere questo traguardo».

Claudio Malfitano

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