Data Medica, 18 licenziamenti nelle sedi di Padova e Chioggia

Ulteriori tagli annunciati dalla Synlab: nel mirino soprattutto l’accettazione I sindacati: «Sistemi informativi al posto del personale, non è accettabile»
MARIAN - AGENZIA BIANCHI - PADOVA - ESTERNO DATA MEDICA VIA ZANCHI
MARIAN - AGENZIA BIANCHI - PADOVA - ESTERNO DATA MEDICA VIA ZANCHI

PADOvA

La Synlab ha annunciato nuovi licenziamenti alla Data Medica: diciotto figure professionali, per lo più impiegati amministrativi, si ritroveranno presto senza occupazione. Situazione inaccettabile per i sindacati Filcams Cgil e Fisascat Cisl i quali, incontrata la direzione della multinazionale, hanno organizzato per domani una riunione con i dipendenti, che decideranno se incrociare le braccia e organizzare una mobilitazione. Una notizia che nessuno si aspettava, dal momento che Synlab, nell’acquisire il Gruppo Data Medica, a parte una prima riduzione del personale, aveva assicurato che non avrebbe più ritoccato l’organico.



Invece, dopo i primi 23 licenziamenti, altre tre persone sono state licenziate (il procedimento è in corso) e adesso ulteriori 18 dipendenti rischiano il posto di lavoro.



«Abbiamo accolto con non poco disappunto la proposta, giunta il 9 novembre, dell’ulteriore riduzione del personale nelle sedi Data Medica di Padova e Chioggia» dichiara Marquidas Moccia segretaria generale Filcams Cgil, «soprattutto perché non ne comprendiamo il motivo. Synlab sostiene che vi siano delle sovrastrutture, delle figure “doppie” rispetto a quelle già in organico nell’headquarters di Monza». E appunto nel quartiere generale lombardo alcuni di questi dipendenti potrebbero trovare una ricollocazione. «Si tratterebbe di una soluzione che inficerebbe non poco la qualità della vita dei dipendenti» prosegue la sindacalista, «poiché non tutti possono sobbarcarsi uno spostamento di decine di chilometri e chi ha famiglia difficilmente è in grado di trasferirsi. I dipendenti, invece, andrebbero ricollocati all’interno delle strutture venete: d’altronde è un’azienda sana, che non presenta problemi di fatturato né calo di clienti».



A rischiare il posto sarebbero ben sette dipendenti dell’accettazione, quattro addetti alla contabilità, due impiegati, un operaio e un magazziniere, un addetto ai sistemi informativi, ma anche un direttore sanitario. «Synlab sostiene che con i nuovi software il lavoro sarà più agile e non tutto il personale sarà quindi necessario» prosegue Marquidas Moccia, «ma ammesso possa essere vero, in questo momento queste novità tecnologiche non sono ancora state introdotte. Togliere persone alla reception, in una struttura come Data Medica, a nostro avviso sarebbe controproducente. Già adesso ci si impiegano 45 minuti per l’accettazione, dal momento che l’afflusso è considerevole e le impiegate devono contemporaneamente rispondere al telefono e fissare gli appuntamenti: è solo grazie alla loro grande professionalità se i tempi sono ancora accettabili. Riducendo il personale, i tempi si allungherebbero e gli utenti potrebbero decidere di rivolgersi altrove per le prestazioni sanitarie. Con questa ennesima tranche di licenziamenti, Synlab sta tradendo le aspettative con cui si era presentata a dicembre 2016, nel momento in cui ha acquisito il gruppo Data Medica: la ricerca di profitto sta smantellando una struttura sana e florida». —



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