De Poli verso Forza Italia, trattativa in corso

Il senatore starebbe per approdare tra gli azzurri. In ballo anche il ruolo di coordinatore regionale
ZANETTI - ANTONIO DE POLI CANDIDATO ZANETTI - ANTONIO DE POLI CANDIDATO
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Da presidente nazionale dell’Udc a possibile coordinatore regionale di Forza Italia. È il percorso del senatore padovano Antonio De Poli che in questi giorni, subito dopo le amministrative che hanno visto un’avanzata del centrodestra in tutta Italia, si sta sempre più avvicinando al partito di Silvio Berlusconi.


Dopo l’approdo tra gli azzurri del veneziano Andrea Causin (un passato anche nel Pd), adesso la campagna acquisti del Cavaliere guarda a Padova. De Poli starebbe trattando direttamente con il capogruppo forzista al Senato Paolo Romani. Tra le garanzie richieste dal senatore padovano ci sarebbe la candidatura alle prossime elezioni nella primavera del 2018. E in ballo ci sarebbe anche il ruolo di coordinatore regionale di Forza Italia, scalzando così il commissario (bresciano) Adriano Paroli, messo sotto accusa da gran parte del partito per i risultati molti scarsi del partito alle elezioni amministrative. A Padova infatti il simbolo di Forza Italia ha ottenuto 3.490 voti (pari al 3,91%).


Un ruolo, quello di coordinatore regionale, che però certo non sarebbe “digerito” con serenità dai tanti militanti e amministratori che in questi anni hanno portato avanti il partito. E che si vedono scavalcati da una persona che ha fatto tutta la sua carriera politica fuori dal partito. Di certo l’arrivo di De Poli sposterebbe il baricentro di Forza Italia verso l’area cattolica, moderata e centrista. Ben lontano dall’asse forte con la Lega Nord. Non è un mistero infatti dei tanti scontri tra De Poli e il governatore Luca Zaia.


C’è però anche un altro elemento che riguarda Padova: molto vicino a De Poli, tanto da essersi candidato consigliere a Noventa con l’Udc, era il candidato sindaco Luigi Sposato, che con la sua lista Osa ha raccolto 1.528 voti, pari all’1,56%, e poi al secondo turno ha scelto di apparentarsi con Bitonci, portandogli in dote una parte dei quasi 5 mila voti con cui l’ex sindaco leghista ha incrementato il suo consenso al ballottaggio. Una rimonta “clamorosa” che però non è bastata ad arrivare alla vittoria. Archiviata l’esperienza Bitonci però il centrodestra padovano ora deve riorganizzarsi. E i primi movimenti sono già in corso.
(c.mal.)


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