Delitto di Garlasco, attesa per il verdetto

Domani, 17 dicembre, è atteso il verdetto del processo d'appello bis contro Alberto Stasi, l'ex fidanzato di Chiara Poggi, uccisa il 13 agosto 2007

Sette anni, quattro mesi, 7 giorni. Tanto è durata l'attesa della famiglia di Chiara Poggi, la ragazza di 26 anni uccisa a Garlasco, Pavia. E per domani, 17 dicembre, è atteso il verdetto del processo d'appello bis contro l'ex fidanzato della giovane Alberto Stasi.

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Cosa chiede l'accusa. La richiesta dell'accusa è quella di una pena di 30 anni di carcere per Stasi che nei precedenti processi di primo e secondo grado è sempre stato assolto. Domani però è atteso, dopo la camera di consiglio, il verdetto della Corte d'Assise e d'appello di Milano in cui si è celebrato il processo bis. Un processo rifatto su input della Cassazione che nell'estate 2013 aveva indicato la riapertura del processo con una “rilettura e rivisitazione” di tutti gli indizi a carico di Alberto Stasi. Secondo i giudici della Cassazione, infatti, nel processo di secondo grado che ha portato nel 2011 alla seconda assoluzione di Stasi gli indizi erano stati valutati in modo sbagliato.

L'attesa per il verdetto. L'udienza è fissata per le 9 del mattino. Ci saranno le repliche della procura geneale che ha chiesto la condanna a trent'anni e della parte civile. E Alberto Stasi potrebbe rilasciare delle dichiarazioni spontanee.

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La parte civile: 11 indizi gravi contro Stasi. Per l'avvocato Francesco Compagna contro Stasi ci sarebbero "11 indizi gravi, precisi e concordanti". L'avvocato li ha elencati in una delle ultime udienze e  gli ultimi due punti (il numero di scarpe e i grassi) sono emersi proprio durante il processo d'appello bis, gli altri nove punti erano invece già emersi in precedenti processi. Secondo la parte civile "la varietà di elementi probatori è determinante".

Gli undici indizi

  • Il rapporto confidenziale della vittima con l'assassino
  • La criticità dei rapporti tra Chiara e Alberto
  • La mancanza di un alibi
  • La falsità del racconto di Stasi
  • Il DNA di Chiara Poggi sui pedali
  • Lo scambio dei pedali
  • L'impronta digitale sul dispenser del sapone
  • Il fatto di non aver dichiarato la disponibilità di piu bici nere
  • L'impossibilità di non sporcarsi le scarpe
  • Le scarpe numero 42 dell'assassino sono compatibili con il numero di scarpe di Alberto Stasi
  • I graffi sul braccio di Stasi.

La difesa di Stasi. Gli avvocati di Alberto Stasi attaccano: il delitto di Garlasco ha altri colpevoli, non certo Alberto Stasi: «Si faccia giustizia, ma non sulla testa di Alberto». «Le indagini, invece, sono state unilaterali», mentre secondo gli avvocati di Alberto andrebbero approfondite le posizioni di persone, appartenenti alla cerchia amicale e parentale, che erano presenti a Garlasco il giorno del delitto e che sono state ascoltate nella prima fase dell’inchiesta. Tanto più che sotto le unghie di Chiara, hanno ricordato i difensori, è stato trovato non solo materiale genetico compatibili con Stasi ma anche con altri.

LA TIMELINE: Un mistero lungo sette anni. Da quel 13 agosto 2007 alla prima data del processo d'appello bis: una timeline per ripercorrere sette anni in attesa di dare un nome all'assassino di Chiara Poggi. (Qui il link per ingrandire la timeline)


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