Dentisti ricchi, crolla il mito Giovani pagati mille euro
Il mito del dentista ricco, in periodo di crisi economica, rischia di cadere. I redditi dei neolaureati sono in caduta libera e in dieci anni il primo stipendio si è dimezzato. A confermarlo, sono i dati raccolti dall’Associazione nazionale dentisti italiani (Andi) di Padova.
I giovani odontoiatri dopo un anno di avvio al lavoro guadagnano una media di 1.090 euro al mese, quando ai bei tempi la cifra si aggirava almeno a 2.000 euro. Una bella differenza. Come se non bastasse, dopo tre anni l’aumento non sembra essere poi così considerevole e il guadagno sale a 1.633 euro. Insomma, dopo anni di studio universitario e professionalizzazione anche la categoria dei dentisti stringe la cinghia.
Le donne sembrano guadagnare meno degli uomini: il reddito netto annuo si attesta a poco più di tredicimila euro dopo un anno di lavoro, per salire a 19 mila euro circa dopo tre anni. Tanti gli studenti alla ricerca di occupazione che entrano nei centri odontoiatrici low cost per settanta euro al giorno. Il presidente regionale Andi, Luca De Carlo, spiega: «Come associazione di categoria proponiamo delle iniziative per promuovere l’inserimento dei neo laureati con il meccanismo dei superminimi negli studi dentistici sul territorio in modo da evitare l’ingresso in alcuni grossi circuiti low cost in cui i giovani non sono valorizzati perché vengono pagati poco e non sono abbastanza formati professionalmente». Il 68% dei laureati trova lavoro subito, la situazione migliora dopo tre anni e la percentuale sale al 90%. Per aiutare i dentisti in spending review, Andi ha lanciato un motore di ricerca per acquistare online materiale odontoiatrico a prezzi scontati. «Ci proponiamo di abbattere i costi di fornitura dei materiali odontoiatrici perché siamo convinti di poter avere degli onorari più competitivi razionalizzando le spese. Da un lato ci sono decine e decine di produttori e fornitori che vengono messi in concorrenza tra loro su ogni singolo prodotto venduto e dall’altro c’è la rete delle migliaia di dentisti che possono fare acquisti online come se fossero un unico soggetto con risparmi che, su alcuni articoli, possono arrivare anche al 35%». Nella provincia di Padova sono presenti 638 studi dentistici, 190 laboratori odontotecnici, 1.102 odontoiatri, 500 dei quali sono iscritti ad Andi. Il fenomeno dei finti dentisti che lavorano senza licenza, in tempi di crisi, dilaga. A Padova incide per il 20% sul lavoro degli odontoiatri professionisti.
Elisa Fais
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