Devis Bonanni: via dal lavoro per trasferirsi in montagna

Era un tecnico informatico, si è trasferito in Carnia per vivere a contatto con la natura. Lo scrittore ha presentato alla Fiera delle Parole il suo autobiografico: «Pecora nera»

PADOVA. Ha detto addio a tutto. Dieci anni fa, quando aveva poco più di vent'anni. Ha lasciato l'università, il lavoro di tecnico informatico, per una scelta estrema, una vita che oggi ai più appare estrema. Devis Bonanni ha scelto di vivere “Into the wild”. Alla Fiera delle Parole ha presentato il suo libro, «Pecora nera», un'autobiografia che è più di un semplice resoconto dell'impatto di un ragazzo con la durezza della montagna. Bonanni racconta le sue montagne, quelle della Carnia, raggiungendo tratti di lirismo descrittivo e di introspezione psicologica non facili da assaporare nell'opera prima di un giovanissimo.

La «Pecora nera» è lo stesso Devis, definito così dai suoi amici per la sua idiosincrasia nei confronti della vita che ci viene imposta. Ha detto addio al lavoro, alle comodità e si è trasferito nel cuore della Carnia, ormai spopolata. Non è un eremita, ha compiuto una scelta di vita: ieri a Palazzo Moroni ci é arrivato in bicicletta. «La mia é stata una scelta definitiva. Ho deciso di cambiare passo, di cambiare ritmo, di vivere al ritmo della natura, con le sue difficoltà, per riappropriarmi del tempo, di un tempo che non si tramuta mai in ozio, c'è sempre da fare in montagna, dalla semina, al raccolto, alla legna», ha affermato il giovane scrittore.

Chi crede che Devis Bonanni abbia solo voluto compiere un tuffo nel passato si sbaglia di grosso. Vive nella natura, ma in modo multimediale, ben connesso al web: un clic su www.progettopecoranera.it per scoprire come si può vivere lo stupore di scoprire «nuove geometrie di ortaggi».

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