Dirigente del Kennedy contro tutti ispezione scolastica durata un anno

Inviato anche al ministero il dossier con le presunte scorrettezze rilevate. La preside: «Tutto regolare»



Un corposo dossier sulla gestione dell’istituto scolastico Kennedy è stato inviato ai dirigenti regionali e provinciali, ai revisori dei conti e al ministero dell’Istruzione. Dopo un anno di presenza di un ispettore scolastico, continuano a spuntare carte e fascicoli che si sommano a numerose lettere, anonime e firmate, inviate da professori e genitori a enti, carabinieri e giornali per portare alla luce la presunta gestione non corretta del complesso scolastico.

C’è un bel grattacapo da risolvere, dato che la dirigente scolastica Paola Passatempi, è alle prese da quasi 3 anni, cioè dal suo arrivo nel 2017, con proteste e contestazioni documentate, in merito alla gestione degli orari, all’organizzazione delle gite con una gestione fuori bilancio, ad anomalie al conto consuntivo, a ripetute modifiche ai verbali dei consigli e al comportamento stesso verso il personale Ata, insegnanti, rappresentanti dei genitori e personale amministrativo. Solo pochi mesi dopo il suo arrivo si sono succedute segnalazioni ai dirigenti scolastici e provinciali e il clima all’interno dell’istituto è diventato molto pesante.

Basti pensare che dal 2017 a oggi, su un organico di 120 persone, tra professori, personale amministrativo e Ata, 50 persone hanno chiesto il trasferimento o hanno preferito scegliere il pensionamento con la legge quota 100. Per questi motivi è stato inviato un ispettore, che da novembre 2018 a maggio 2019 ha preso in carico la questione, e ha consegnato al termine dell’anno scolastico una relazione, che ad oggi non è ancora stata resa nota.

A quel documento ha fatto seguito giorni fa un dossier presentato da Gottardo Todaro, per oltre 20 anni direttore dei servizi generali amministrativi dell’istituto. «Solo adesso che sono in pensione da qualche mese mi sento libero di parlare senza temere ripercussioni», afferma Gottardo Todaro. «La verità è che in quella scuola, da due anni non si poteva più lavorare serenamente e con modi e termini conformi. Questo non lo dico solo io, ma lo attestano anche tutte le numerose segnalazioni fatte dal corpo degli insegnanti e dei genitori e le 50 persone che hanno preferito andarsene invece che lavorare in questo modo. Ho voluto segnalare agli enti preposti numerosi episodi di varia gravità, cominciando dalla gestione fuori bilancio della gita a Roma, per passare alla liquidazione del fondo di istituto a docenti e Ata in assenza della certificazione della compatibilità finanziaria dei revisori dei conti. E ancora una gita senza accompagnatori e autogestita, giustificata dalla dirigente asserendo che anche in altri istituti c’è questa prassi; e poi convocazioni di consigli di istituto a insaputa del genitore preposto. Si tratta di cose legittime secondo la normativa vigente?»

Le contestazioni di Gottardo, troverebbero riscontro nei verbali dei consigli di istituto, in lettere e mail della dirigente e persino in alcune missive degli studenti indirizzate ai dirigenti provinciali. «Vorrei capire», continua Gottardo, «quali provvedimenti si intende prendere contro questi e molti altri comportamenti non conformi o se invece la dirigente può disattendere continuamente ogni tipo di regola».

La dirigente, interpellata, ha riferito che «nel giugno 2018 l’ufficio scolastico regionale ha chiuso la pratica relativa al viaggio di istruzione a Roma, svolto in autonomia studentesca, senza alcun provvedimento nei miei riguardi. Il viaggio del febbraio 2018 è stato svolto in totale autonomia da parte di studenti maggiorenni che durante il periodo di autogestione studentesca, in accordo con gli insegnati e con me, si sono recati a Roma dopo aver organizzato in autonomia un’uscita didattica senza insegnanti, con la consapevolezza delle famiglie, senza che la scuola si occupasse di alcun aspetto organizzativo, mentre gli studenti che non vi hanno partecipato erano impegnati a scuola in attività di autogestione. Dal mio arrivo», continua Passatempi, «sono stati 3 i pensionamenti e 4 quest’anno; non arriva a 15 il numero delle persone pensionate o che hanno chiesto il trasferimento».

In suo sostegno, la dirigente Passatempi ha interpellato la professoressa Maria Grazia Carossa, al suo secondo anno di insegnamento nel plesso scolastico: «Questa scuola si distingue per organizzazione e trasparenza, tutto il resto è chiacchiericcio». —

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