Distributori «truccati», blitz della Finanza: chiuso un benzinaio

PADOVA. Un'intera area di servizio sequestrata e il titolare denunciato per frode in commercio e truffa agli automobilisti. Altre 20 colonnine delle aree di servizio non regolari e 9 impianti privati sanzionati perché privi di certificati anti incendio. Nel momento in cui i prezzi di benzina e gasolio sfiorano cifre record la Guardia di Finanza di Padova ha messo a segno una operazione ad hoc, passando al setaccio le aree di servizio della città e della provincia.
Il caso più clamoroso, appunto, è quello della società che gestiva due impianti: uno è il Q8 in corso Primo Maggio e uno a Vigodarzere. Il primo è stato completamente sequestrato in virtù delle numerose irregolarità riscontrate.
Le indagini delle Fiamme Gialle - che saranno estese anche ad altre aree di servizio - hanno accertato che i soggetti autori della truffa erano riusciti a commercializzare illecitamente oltre 370mila litri di prodotti petroliferi. Due soli gestori di distributori stradali, è emerso dall'inchiesta, sono riusciti a sottrarre nel solo 2011 ben 33mila litri di carburante, che i clienti hanno regolarmente pagato.
Tra le irregolarità riscontrate, l'addebito sulla carta carburante del cliente da parte degli esercenti di un maggiore numero di litri, o l'erogazione dalle colonnine distributrici di una quantità di carburante minore di quella apparsa sui display. I clienti, con il prezzo attuale della verde (1,90 €/l), per un pieno di 80 litri pagavano 152 Euro, ma in realtà, nel serbatoio finivano 77 litri; il gestore “truffatore” ne “risparmiava” 3, sottraendo 6 Euro a ciascun automobilista.
L'indagine ha anche consentito di individuare anche 11 azione florovivaistiche che hanno utilizzato 9mila litri di gasolio agricolo, acquistato a tariffe agevolate, per finalità diverse da quelle previste dalla legge. E' emerso inoltre che oltre 400mila litri di carburante sarebbero stati venduti attraverso violazioni delle norme fiscali.
Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova