Docg in vista per il Friularo

Dopo il Fiordarancio euganeo anche il vino di Bagnoli potrebbe fregiarsi dell'ambita fascetta ministeriale
 BAGNOLI.
Giorni decisivi per il futuro del Friularo, lo storico vino rosso prodotto con successo sia dal Dominio di Bagnoli che dalla Sansovino Vigneti e Cantine di Conselve. La prossima settimana potrebbe arrivare la notizia dell'atteso riconoscimento della Docg, la denominazione d'origine controllata e garantita.  Dopo il Fior d'arancio dei Colli Euganei, Docg recente, potrebbe essere questo il secondo vino padovano a fregiarsi dell'ambita fascetta ministeriale. Non a caso al Vinitaly concluso nei giorni scorsi tre vini prodotti da Friularo in purezza hanno ricevuto la Gran Menzione: il Friularo Passito 2003 ed il Friularo Vendemmia Tardiva 2003 del Dominio di Bagnoli insieme al Friularo Riserva Fondatore 2001 di Sansovino Vigneti e Cantine. «Finalmente viene riconosciuta la tradizione vitivinicola millenaria di questa terra - commenta Lorenzo Borletti, presidente del Consorzio Doc Bagnoli - e l'impegno dei produttori per far conoscere e apprezzare anche all'estero un vino nobile ed antico». «Il Friularo piace in Australia, Svizzera, Germania, Norvegia e negli Stati Uniti. - ricorda Nicola Zaggia, presidente della Cantina Sansovino - Al Vinitaly abbiamo stretto accordi con Brasile, Canada, Svezia, Russia». (n.s.)

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