Dolore e commozione: tanti amici per l'ultimo saluto a Francesca

Nella chiesa di Mestrino l’addio alla giovane uccisa dal camionista pirata: la sua gigantografia sulla parete della navata
MALAGOLI FUNERALE FINCATO MESTRINO
MALAGOLI FUNERALE FINCATO MESTRINO

MESTRINO. E'  il giorno dell’ultimo saluto a Francesca Fincato, la ragazza scomparsa giovedì scorso dopo essere stata investita da un tir condotto dall’autista Angelo De Luca, che poi non si è fermato a prestarle soccorso. Francesca, 23 anni compiuti a febbraio, dopo essere scesa dal pullman, stava attraversando la strada in centro al paese, a pochi passi dalla chiesa dove stamane alle nove e un quarto si ritroveranno certamente in tantissimi per assistere al suo funerale.

In chiesa ci sono anche le sue amiche e compagne di squadra del Thermal volley di Abano, dove Francesca giocava da quattro anni: hanno animato la veglia di lunedì sera, con ricordi, foto e video. Stanno lavorando da giorni per organizzare l’addio alla loro amica con fotografie, cartelloni, striscioni, ricordi felici, magari le canzoni di Tiziano Ferro che la giovane adorava e che cantava a squarciagola. Un modo per stare unite e confortarsi a vicenda, tenendosi impegnate per pensare il meno possibile a quando si ritroveranno dentro lo spogliatoio della palestra per gli allenamenti e Francesca non sarà con loro a “sparare” battute divertenti contro tutti, accompagnate dall’immancabile torta di banane e panna che solo lei sapeva preparare.

«Ritireremo la maglia numero 6, la sua maglia, da tutte le nostre squadre», annuncia il presidente del Thermal volley, Paolo Balasso. Nella squadra, che aveva raggiunto la serie D grazie anche al suo contributo e alla coesione che aveva saputo creare con le compagne, Francesca giocava in ricezione nel ruolo di libero, dopo i primi due anni da attaccante.

Ci sono anche gli atleti, gli allenatori e i dirigenti della società di calcio Mestrino Pharmabag, dove gioca il fidanzato di Francesca, Marco Marin. Le hanno dedicato la prima pagina del sito internet della società, con una bellissima foto di lei e un messaggio affettuoso: «Ci mancherà, ci mancherà quella chioma bionda, quella ragazza dolce sempre preoccupata per i falli subiti da Marco, ci mancherà allo stadio. Speriamo almeno che Dio le conceda dall’alto di guardare giocare per sempre il suo ragazzo».

Sul fronte delle indagini sulla dinamica dell’incidente, la Procura ha disposto una perizia anche sui vestiti di Francesca per cercare di ricostruire nel dettaglio quella terribile manciata di secondi che le ha spezzato la vita. Il suo investitore, il camionista siciliano Angelo De Luca, dopo averla investita ha proseguito la sua corsa e i suoi impegni lavorativi. È stato rintracciato mentre effettuava un carico in un’azienda avicola a Campiglia dei Berici (Vicenza) solo perché lo ha inseguito un’automobilista, accortasi che non aveva prestato soccorso alla povera ragazza. La donna ha fornito la targa del camion alla polizia, che ha rintracciato e arrestato l’uomo per omicidio colposo e omissione di soccorso: da alcuni giorni è stato scarcerato e costretto agli arresti domiciliari.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova