Domenica di pioggia: fiumi più bassi ma l'allerta rimane

PADOVA. L'onda di piena del Bacchiglione è passata facendo segnare una punta massima nel territorio di Selvazzano, nella serata di venerdì, intorno ai 5,40 metri. Il fiume continua ad essere gonfio, ma fa decisamente meno paura. Anche le cinquanta famiglie della Paltana, l’altra notte, hanno potuto dire «scampato pericolo», ma la tensione resta alta: in attesa della seconda piena, prevista per oggi pomeriggio, i residenti non tolgono gli occhi dal fiume. Ma hanno anche il sangue freddo di chi, nato e cresciuto in golena, conosce il Bacchiglione come un vecchio amico capace di trasformarsi a volte in matrigna ostile. Lo stato di attenzione dunque continua poichè le previsioni parlano di piogge intense sulla nostra regione almeno fino il pomeriggio di domani, a causa del transito di forti nuclei depressionari dal Nord Atlantico.
I Comuni lambiti dal Bacchiglione. Ieri mattina il traffico è tornato normale sul ponte di Creola che era stato chiuso per precauzione alle 19 di venerdì sera, quando l'acqua della golena aveva iniziato ad invadere la strada. Una situazione che purtroppo si ripete a ogni piena, creando disagi agli abitanti della zona. Il monitoraggio degli argini da parte dei gruppi comunali di Protezione civile di Cervarese, Veggiano, Saccolongo e Selvazzano è andato avanti fino alle prime ore del mattino, quando il fiume è sceso sotto il livello di guardia. Nel tratto Cervarese-Tencarola ci sono ancora ampie zone di campagna sommerse e, viste le condizioni meteo previste per le prossime ore, difficilmente si prosciugheranno in tempi brevi, anche perchè le aree golenali, rispetto alla piena di una quindicina di gironi fa, sono state maggiormente interessate. L'acqua ha lambito le mura del castello di San Martino della Vaneza, senza creare particolari disagi alle cinque famiglie che abitano in golena, a ridosso dell'antico maniero. Stavolta non c'è stato bisogno dei sacchetti di sabbia per proteggere gli ingressi. Ci sarà invece bisogno di un intervento di manutenzione della pista ciclabile della golena Sabbionari vicino al ponte di Tencarola, da poco sistemata, sommersa durante la piena del Bacchiglione dall'acqua limacciosa del fiume.
Conselvano. La seconda piena del Bacchiglione a Bovolenta è attesa stasera, l’attenzione dunque resta alta anche se lungo il fiume e nei punti più critici del paese finora la situazione è rimasta tranquilla. Alla “Ponta”, la penisola in pieno centro, l’acqua si è fermata a pochi centimetri dalla prima paratia che la protezione civile aveva installato nelle ore precedenti. Anche lo scolo Paltana fa meno paura, anzi il livello è leggermente sceso. Nel resto del Conselvano i corsi d’acqua sono ancora gonfi con allagamenti nelle zone più depresse. Si tratta di terreni agricoli che ad ogni pioggia abbondante rischiano di finire sott’acqua, soprattutto quando i canali non sono più in grado di ricevere. Sotto controllo Gorzone, Canale dei Cuori, Vigenzone e Barbegara fra Pozzonovo, Tribano, Conselve, Cartura, Terrassa, Correzzola, Arre, Bagnoli, Anguillara e Agna. «Ieri l’alta marea ha concesso una tregua» spiega Giuseppe Gasparetto, dirigente del Consorzio di bonifica Adige Euganeo «e questo ci ha dato un po’ di respiro. Non possiamo però usare tutte le idrovore a pieno regime per non intasare i corsi d’acqua principali».
Monselice. Massima attenzione anche ieri per il livello del canale Bisatto, che l’altra notte ha raggiunto livelli preoccupanti, tanto da spingere l’amministrazione a decidere la chiusura del ponte della cementeria, tra via Padova e via Solana, sollevato verso le 22 di venerdì sera e riaperto però nella tarda mattinata. I sopralluoghi, con personale della Protezione civile e il dirigente dell’ufficio tecnico Mario Raniolo, sono continuati anche nel pomeriggio per tenere monitorata la situazione.
Estense. È durata poco meno di una giornata la chiusura dei tre ponti storici. Ieri mattina, poco prima di mezzogiorno, il sindaco Giancarlo Piva ha autorizzato l’apertura dei ponti sul Bisatto, il Girometta, quello della Porta Vecchia e quello di San Francesco. Spiega il sindaco: «Il livello dell’acqua, dopo la piena notturna, era un rapida discesa. Ora aspetteremo che l’acqua scenda ulteriormente per valutare se i ponti hanno subito danneggiamenti importanti, ipotesi che comunque scongiuriamo». Restano invece allagate, ma senza danni ad abitazioni, alcune aree golenali della Bassa, come quelle toccate dal Gorzone a Vescovana.
Camposampierese. Situazione dei fiumi sotto controllo per tutta la giornata di ieri, anche se il Muson dei Sassi rimane osservato speciale. I livelli dei corsi d’acqua si sono registrati in abbassamento ma resta l’allerta. Perché dalla serata di ieri è ricominciato a piovere. Il Consorzio di bonifica Acque Risorgive resta operativo con una ventina di operai, che si ruotano in turni giorno e notte da giovedì, e con tutti i 24 impianti idrovori in funzione.
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