Due Carrare, il Tar dice no al futuro centro commerciale

Definita inedificabile l’area di via Mincana, di proprietà della società Deda che vorrebbe costruire 

DUE CARRARE. Il Tar del Veneto con due sentenze distinte ha respinto i ricorsi presentati dalla ditta Deda Srl e dal fondo Devar Claims Srl, finalizzati all’annullamento del vincolo indiretto della Soprintendenza su un’area di 3 chilometri quadrati intorno al Castello del Catajo di Battaglia Terme.

Provvedimento che di fatto rende inedificabile l’area di via Mincana, in comune di Due Carrare, di proprietà di Deda dove è in progetto la costruzione di una meda struttura di vendita. Il Tribunale amministrativo ha rigettato le motivazioni espresse da due ricorrenti che ritenevano sproporzionato il perimetro di in edificabilità attorno all’antico maniero. Perimetro che comprende parte dei territori di tre comuni: Due Carrare, Battaglia e Montegrotto Terme.

Avvocatura di Stato assente all’udienza. E ora Deda denuncia «gravi irregolarità»

Nel formulare il ricorso Deda aveva chiesto anche un indennizzo di 250.000 euro al mese di ritardo per oneri finanziari, 500.000 euro all’anno per la mancata redditività e 20 milioni in caso di abbandono del progetto. Cantano vittoria i comitati e le associazioni ambientaliste del territorio, le associazioni di categoria dei commercianti e degli agricoltori, da sempre contrarie all’opera, che si erano costituite in difesa del provvedimento della Soprintendenza. Soddisfatto anche il sindaco di Due Carrare, Davide Moro, che in una nota evidenzia “che la strada tracciata dalla Soprintendenza si sta rivelando efficace”. E’ assai probabile che il ricorso approdi ora al Consiglio di Stato. 

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