Due Carrare. Ucciso dalla malattia Matteo Filone il 32enne presidente del Vespa Club

I primi sintomi si erano manifestati quando aveva 20 anni. Ha lottato fino all’ultimo. Sabato è spirato, donate le cornee 



Ha combattuto per anni contro la malattia che lo aveva colpito ancora giovanissimo. Ha lottato fino all’ultimo, determinato a vivere e circondato dai suoi cari sempre pronti a sostenerlo. Ma alla fine ha dovuto cedere: Matteo Filone è morto sabato. Aveva 32 anni.

Mercoledì alle 15.30, sul sagrato della chiesa di Santo Stefano a Due Carrare l’ultimo saluto. Come ultimo atto d’amore verso il prossimo, il 32enne ha donato le cornee.

Matteo ha lasciato la moglie Giulia, la mamma Liliana, il papà Federico e la sorella Federica. Negli ultimi tre anni, con l’aiuto dei familiari e il grande calore degli amici, il giovane aveva affrontato il ritorno di una malattia dalla quale pareva essersi rimesso.



A testa alta, con la forza di un leone e il sorriso sulle labbra, Matteo ha combattuto la sua battaglia avendo come punto di riferimento costante la sorella maggiore Federica, che è infermiera al Policlinico di Abano Terme.

Amava tanto la vita, Matteo, era pieno di energia, irradiava positività e sapeva farsi voler bene da tutti. Carattere solare e determinato, a vent’anni si era imbattuto nel primo problema di salute, ma lo aveva superato con la sua voglia di vivere che l’aveva portato a guardare avanti e a credere nel futuro.

Rimproverava la sorella e i genitori se, colti da momenti di sconforto, li vedeva piangere; ripeteva che non avrebbe mai voluto vedere nessuno di loro rattristarsi.

Undici anni fa aveva incontrato Giulia ed era scoccata la scintilla; con lei era poi convolato a nozze. Diploma di perito elettronico, arrivato vicinissimo alla laurea in Scienze Politiche, Matteo amava molto il suo lavoro di responsabile dell’ufficio acquisti nello store “Non Solo Sport” di Rubano.

Metteva grande passione e impegno e si distingueva per la caparbietà, che lo faceva benvolere e stimare dai colleghi di lavoro. Aveva molti interessi a cui dedicarsi nel tempo libero. Sciava con lo snowboard, giocava a basket, tifava per il Milan e coltivava una passione smisurata per le Vespe d’epoca, tanto da costituire nel 2011 il “Vespa Club Due Carrare” e diventarne il presidente.

Matteo spiccava per le doti organizzative e molti raduni, anche a livello regionale e nazionale, portavano la sua firma. Una passione, questa, che gli aveva permesso di conoscere e farsi apprezzare dai vespisti. Il suo amore per i mitici scooter aveva finito per contagiare tutta la sua famiglia, compresa la nipote Beatrice di 10 anni, per cui il trentaduenne stravedeva, tanto da regalarle una delle sue due Vespe. Il sindaco Davide Moro ha espresso la sua vicinanza alla famiglia di Matteo a nome di tutta la comunità. —


 

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