Duplice infortunio nella stessa discoteca risarcimenti-record

Piombino Dese. due donne si infortunarono, a una settimana di distanza una dall'altra, nella discoteca Sugar Reef

PIOMBINO DESE. Due donne si infortunarono, a una settimana di distanza una dall'altra, nella discoteca Sugar Reef; il giudice ha riconosciuto loro - rispettivamente - oltre 50 e 100 mila euro di danni. La prima si era fratturata una gamba e ha ottenuto il riconoscimento delle sue ragioni ad aprile; la seconda era caduta sulle scale, provocandosi una lesione permanente all'orecchio, e ha vinto la causa poco prima di Natale.

Il primo incidente risale al 19 gennaio 2013: S.L. di Scorzè (Ve) aveva lasciato la pista per andare in bagno in compagnia di un'amica. Ma nell'antibagno era scivolata, finendo a terra: le radiografie avevano evidenziato la frattura della tibia e del perone; il processo ha evidenziato che la caduta era dipesa da un velo di acqua, urina e cocktail sul pavimento. La giovane si era quindi rivolta all'avvocato Giorgio Caldera, che ha chiamato in causa la responsabilità della società Rio srl che gestiva il locale da ballo; alla fine, il giudice civile padovano Guido Marzella ha condannato il gestore a 53 mila euro di risarcimento.

Nei giorni scorsi, nuova condanna per la Rio srl che dovrà versare a R.N., 48 anni, difesa dall'avvocato Giorgio Vianelli, 138 mila euro. La donna, a fine gennaio del 2013, avviandosi verso l'uscita dello Sugar, scivolò sui gradini resi viscidi da liquidi misti a vetri; fece un volo, cadde sbattendo la testa e svenne, perdendo sangue dall'orecchio. Le fratture nella zona dell'orecchio le hanno provocato un danno biologico permanente del 24% e tuttora soffre di acufeni, rumori fastidiosi che le causano stress emotivo e disturbi del sonno. Secondo il giudice Gianluca Bordon «la responsabilità della società che ha la custodia dei locali della discoteca è ricollegabile alla particolare scivolosità dei gradini percorsi al momento dell'infortunio». La Rio srl non ha partecipato al processo; «manca dunque la prova che la struttura della scala fosse dotata di tutti i presidi antinfortunistici»; dovrà saldare anche 12 mila euro di spese legali. (s.b.)

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