È mancata maestra Aquilina Insegnante per vocazione

Aveva 68 anni, è spirata ieri dopo una lunga malattia Era stata una delle colonne della primaria “Giorgio Cini” Mercoledì ai Frati il funerale  
Monselice, Belluco, 01/06/19.Foto di Aquilina Fabbri, maestra in pensione, deceduta.
Monselice, Belluco, 01/06/19.Foto di Aquilina Fabbri, maestra in pensione, deceduta.

MONSELICE. Maestra Aquilina è volata via. Ieri mattina è uscita dalla prigione in cui il suo corpo sofferente da troppo tempo l’aveva costretta ed è tornata libera, com’era stata per tanti anni di una vita spesa nel compito più nobile: formare persone nuove nella scuola, formare brave persone.

Aquilina Fabbri avrebbe compiuto 69 anni il 20 giugno. Marchigiana, orgogliosamente marchigiana di origine, si è dedicata all’insegnamento e fino a quattro anni fa era stata una delle colonne su cui poggiava la scuola primaria Giorgio Cini, sul monte Ricco. Appassionata dal profondo al suo compito, carica di un’inesauribile energia, sentiva fortissima la responsabilità di insegnare ai “suoi” bambini tutto quello che dovevano imparare. Ma, più ancora, di far capire loro la bellezza di apprendere, il gusto di scoprire, la soddisfazione di sapere. Un impegno che andava ben oltre i programmi e gli orari, che la rendeva componente a pieno titolo della “Giorgio Cini” dei tempi migliori, scuola capace di proporre ogni giorno corsi e attività integrative differenti, di creare e sfruttare a pieno i laboratori, di mettere a frutto il tempo prolungato distillandolo sino all’ultimo minuto, di stupire i genitori in spettacoli di fine anno in cui i figli si trasformavano come per magia in attori di musical.

Non era magia, erano tanto lavoro, tanta contagiosa passione messi a frutto.

Dal suo impegno era nata e si era consolidata anche l’esperienza dei City Camp estivi in lingua inglese, di cui era stata direttrice ma specialmente motore e collante. E che non le sono sopravvissuti.

Della sua voce potente e dal timbro rauco, che risuonava da un capo all’altro dell’atrio, si sono innamorati generazioni di alunni. Dal suo energico “dai, dai, dai! ” sono nate innumerevoli iniziative che hanno coinvolto senza risparmio colleghi, bambini, famigliari, contenti di fare qualcosa di buono e di bello per la scuola.

Il sorriso aperto, la risata profonda e contagiosa, lo sguardo diretto e sincero sotto un casco di capelli biondi restano a marcare il suo ricordo. Sarà salutata mercoledì alle 16 nella chiesa di San Giacomo, dove martedì alle 18,30 sarà recitato per lei il rosario.

Valter Belluco

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