È morto Deganello il fotografo amante della Cappella di Giotto
La sua riproduzione fotografica in scala 1 a 4 della Cappella degli Scrovegni ha fatto letteralmente il giro del mondo. Portando i capolavori di Giotto tra gli alunni e gli appassionati: si è spento lunedì sera, all’età di 80 anni, il fotografo Giorgio Deganello. «È davvero una grave perdita per la città», spiega l’assessore alla cultura Andrea Colasio. «Il suo impegno per far conoscere la Cappella a generazioni di ragazzi padovani è stato molto importante».
Il ricordo è stato affidato dal Comune al fotografo dei musei civici, Giuliano Ghiraldini: «Un caro collega, un amico, un fotografo di grande professionalità e versatilità, che ha lasciato un segno profondo nella storia della documentazione fotografica della città. Una documentazione che spaziava dalle foto di carattere artistico, quali dipinti e sculture conservati in chiese e in collezioni private, alle foto di carattere ambientale, paesaggistico, con una straordinaria capacità di cogliere i momenti salienti dei cambiamenti urbanistici della città del Santo. Non solo, è stato per un lungo periodo di tempo impegnato anche nella documentazione fotografica dall’alto, con riprese straordinarie eseguite su elicotteri, individuando le caratteristiche più significative dei monumenti, tra cui la sublime Cappella degli Scrovegni, e delle arterie viarie principali e secondarie della città e della provincia. Insomma, di tutto ciò che si poteva vedere solo da quella posizione privilegiata, creando un archivio fotografico di straordinario interesse storico-artistico, che sarebbe utile, e doveroso, acquisire e custodire gelosamente nella “Raccolta Iconografica Padovana” della gloriosa Biblioteca civica». —
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