È morto Severino Rampazzo

PIOVE DI SACCO. È stato celebrato l'altra mattina nel duomo cittadino il funerale di Severino Rampazzo, mancato lo scorso fine settimana. Si è spento così a 87 anni colui che a ragione può essere considerato uno degli imprenditori simbolo della Saccisica. È stato capace di legare indissolubilmente il suo nome a quello dell'arredamento, tanto da farne un vero e proprio marchio di fabbrica. I mobilifici Rampazzo Severino sono, infatti, presenti nel mercato dal 1974. La prima ad aprire fu la sede di via Borgo Padova, ancora oggi ospitata nel contesto di un antico monastero interamente ristrutturato. L'intuizione di Rampazzo fu quella di abbinare alla vendita dei mobili nuovi anche il ritiro di merce usata che, dopo essere stata risistemata, era rimessa nel mercato a disposizione di nuovi segmenti di clientela. Un marchio che nel tempo si è espanso ed ha portato all'apertura di nuove sedi: nel 2001 a Campodarsego, nel 2008 a Rovigo e infine nel 2015 a Codevigo con l'inaugurazione di un vero e proprio outlet dell'arredamento. I suoi punti vendita sono tra i più grandi centri di arredamento del Veneto. Un'azienda che nonostante la crescita è rimasta a conduzione familiare con l'eredità raccolta dai figli Diana e Francesco. A segnare la vita privata di Severino Rampazzo negli ultimi anni c'è poi stata tutta la vicenda legata al misterioso omicidio dell'immobiliarista Angelo Moressa, trovato ucciso in città nell'ottobre del 2005. Rampazzo per alcuni anni fu sospettato di essere il possibile mandante del delitto per una storia legata a crediti mai riscossi. Le indagini portarono a un nulla di fatto, tanto che nel 2012 la sua posizione fu definitivamente archiviata dal giudice.
Alessandro Cesarato
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