«È un momento di grande dolore per la nostra comunità»
In sella alla sua bicicletta don Massimo De Franceschi, parroco della chiesa di San Bartolomeo Apostolo di Montà, attorno alle 13 di ieri si è presentato davanti alla casa della famiglia Moro. Il sacerdote, non appena ha appreso la notizia della tragedia, si è precipitato sul posto per cercare di portare un po’ di conforto ai familiari di Paolo Moro e Lidia Marinello.
Ad aprirgli la porta il fratello di Daniela Gechele, moglie di Paolo. «Per il momento ho parlato solo con lui, non ho visto la signora e neppure il figlio Enrico», spiega il il sacerdote, che è rimasto nella villetta di via Montà pochi minuti prima di risalire sulla sua bici e tornare in parrocchia.
«Si può ben immaginare come il momento sia terribile e come per i parenti la giornata di oggi (ieri ndr) sia una giornata in cui stanno vivendo emozioni in misura immensa», continua don Massimo. «Comunque ho detto al fratello di Daniela che le dica da parte mia di stare tranquilla, ovviamente per quello che può in un frangente simile, e che l’andrò sicuramente a trovare nei prossimi giorni».
Dopo che il parroco se n’è andato, la famiglia Moro si è richiusa nel proprio dolore, evitando contatti con l’esterno. Nel pomeriggio sono arrivati alcuni parenti che si sono stretti attorno alla donna e al figlio che in queste ore dovranno trovare la forza per cercare la risposta a questa tragedia che nessuno fino a ieri mattina avrebbe mai potuto pensare che sarebbe capitata proprio alla famiglia Moro.
(a.f.)
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