Ecco il «galateo» dei nigeriani

Affissi all'Arcella i manifesti con le regole di buon comportamento
LE REGOLE. Uno dei manifesti dei nigeriani
LE REGOLE. Uno dei manifesti dei nigeriani
 
PONTEVIGODARZERE.
Un vero decalogo per insegnare ai connazionali come ci si deve comportare per diventare dei buoni cittadini nella vita quotidiana. È il manifesto che la Comunità Nigeriana di Padova, con sede in via Villa Laura 11, a Pontevigodarzere, firmato dal presidente Prince R. Eweka, ha affisso nei vari rioni dell'Arcella. Il manifesto è intitolato «Bollettino a tutti i nigeriani sul comportamento e la condotta secondo il codice civile italiano» ed alla fine dei 14 articoli in cui è suddiviso augura «lunga vita alla Repubblica Italiana» e «lunga vita alla Repubblica federale della Nigeria». Nella premessa si sottolinea che «l'Italia è la nostra prima casa e dobbiamo imparare ad essere rispettosi e obbedire vivendo in base alla legislazione di questo Paese, per favorire unità, progresso e cooperazione».  Numerosi e interessanti i punti del «bollettino». Negli articoli 1 e 2 s'intima ai nigeriani di tenere sempre pulite tutte le aree della città, sia pubbliche che private, che sono state utilizzate per motivi vari. Si fa riferimento ai parchi, dove si va a giocare anche con i bambini. Negli articoli 3, 4 e 5 si consiglia di accendere la sigaretta solo nelle aree riservate ai fumatori, di espletare i propri bisogni fisiologici solo nei bagni pubblici e non all'aperto e di non provocare risse e liti. Ai punti 6, 7 e 8 si fa riferimento di gettare i rifiuti ed altra roba solo nei cassonetti del Comune, rispettando rigorosamente la divisione tra umido, plastica, vetro e carta, di pagare regolarmente le bollette dei servizi e le spese condominiali e di non disturbare i vicini di casa, specialmente tra le 13 e le 16 e dalle 22 alle 5. Si consiglia di non guidare la vettura con il volume alto dell'autoradio, di non bere troppo alcol e di tenere lontano ogni tipo di droga. Infine un secco no alla prostituzione e l'obbligo di imparare la lingua italiana. (f.pad.)

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