Eki, dopo quattro aborti sorride al miracolo della vita

All’ospedale di Camposampiero, coccolata da tutto il personale, ha dato alla luce Praise Un percorso di dolore iniziato nel 2018. Il direttore Rigano: «I suoi occhi esprimono gioia» 

la gioia

CAMPOSAMPIERO

Il desiderio di diventare mamma era insopprimibile per Eki Queen, una giovane di 26 anni di Pianiga, nel Veneziano. Voleva la famiglia che aveva sempre sognato, con un piccolino da amare e crescere. Ma ogni volta che il sogno di una gravidanza diventava realtà Eki si è trovata a vivere la tragedia di un aborto spontaneo. È successo quattro volte e ogni aborto ha rafforzato in lei la volontà di riprovare. Nel suo percorso di speranza l’aspirante madre ha trovato nell’ospedale di Camposampiero le persone che l’hanno accompagnata e coccolata fino a farle realizzare ciò che desiderava fortemente.

ecco praise

E lo scorso 11 gennaio è riuscita a portare felicemente a termine il suo quinto tentativo di gravidanza mettendo al mondo con parto indotto Praise, 2930 grammi di peso e 48 centimetri di lunghezza. Per Eki e il marito, sempre molto presente, un evento straordinario che solo due anni fa sembrava impossibile. È il trionfo della vita voluto, inseguito e alla fine raggiunto. I primi due aborti Eki li ha patiti nel 2018: nell’arco di un anno e mezzo sono svanite le speranze che aveva accarezzato. Eki non si è però persa d’animo e pochi mesi dopo era già in attesa. Ma anche quella volta, come le prime due, ha perso il bambino che aspettava entro le 12 settimane. Eki non si è sentita sconfitta ma ha tratto la forza da questi eventi infausti per ricominciare a sperare. Due anni fa la quarta gravidanza l’ha vista più determinata che mai. Da qui la decisione di farsi seguire dall’ospedale Pietro Cosma, dov’è arrivata con una pesante storia alle spalle. Ogni mese superato indenne il cuore di Eki si gonfiava di felicità.

infezione

Alla 21ª settimana, nel 2019, Eki si è vista precludere la maternità a causa di un’infezione alle vie urinarie. Quell’ultimo episodio di poliabortività spontanea ha reso necessario anche una revisione strumentale con perforazione uterina, riparata in via laparoscopica. Qualsiasi donna avrebbe gettato la spugna. Non lei. Che, giovane e motivata, anziché scoraggiarsi ha deciso che voleva diventare madre ad ogni costo e ha affrontato un lungo e difficile percorso ostetrico all’ospedale di Camposampiero. Dopo pochi mesi era in attesa, per la quinta volta. Ma, come la volta precedente, Eki è dovuta ricorrere al Pronto Soccorso con un’importante minaccia di aborto. «Durante quest’ultima gravidanza» racconta il dottor Marcello Rigano, direttore dell’Ostetricia e Ginecologia a Camposampiero,“«a signora è stata assistita nell’ambulatorio delle gravidanze a rischio del nostro reparto. In agosto, alla ventesima settimana di gestazione, abbiamo dovuto praticare un cerchiaggio d’emergenza. Poi abbiamo continuato a monitorare le condizioni della signora che ha avuto un decorso regolare».

fiducia

Assistita dal personale ostetrico del Punto nascita di Camposampiero, Eki ha acquisito fiducia in sé stessa e ha trovato la forza di arrivare fino al traguardo delle 39 settimane e 6 giorni di gestazione. Poi la gioia, finalmente, di diventare mamma. «Quasi un miracolo» commenta Rigano. «Per la gioia che ha provato basta guardare i suoi occhi» . —

Giusy Andreoli

Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova