Elicottero precipitato chiesti i danni alla Polonia
I proprietari dei terreni devastati dal rogo del mezzo militare, incendiatosi dopo un atterraggio di fortuna, decisi a farsi risarcire dal governo di Varsavia

MASSANZAGO. L’atterraggio di emergenza era avvenuto nella campagna di Massanzago, in un campo in via Arzaroni Ovest dove si trova l’azienda agricola Cervesato (con stalle e decine di animali), ad appena 10 metri da un’abitazione. Poi l’elicottero dell’esercito polacco – un W3-Sokol – era stato divorato dalle fiamme. L’equipaggio s’era messo in salvo per miracolo. E per miracolo gli abitanti della zona hanno solo assistito all’incidente di cui avrebbero potuto essere sfortunati protagonisti. Ora si preparano a chiedere il conto alcuni proprietari dei terreni che hanno fatto da “palcoscenico” all’evento avvenuto il pomeriggio del 22 giugno scorso durante un’esercitazione Nato e, in particolare, un volo di trasferimento nella base militare di Rivolto (Udine). Il velivolo apparteneva al governo polacco. Conferma l’avvocato Giorgio Destro: «Ho avuto l’incarico di intraprendere nei confronti della Repubblica Polacca un'azione legale per ottenere il risarcimento dei danni provocati in seguito dell'incendio che è divampato dopo l'impatto a terra». Dovrà essere bonificato il campo (5.800 metri quadrati) contaminato dal kerosene contenuto nel serbatoio dell’elicottero. Il legale ha già contattato le autorità consolari polacche in Italia e chiesto alla procura di Padova copia dei verbali redatti dai carabinieri. Quale esperto in materia aeronautica in quanto titolare di brevetto di pilota, ha pure reclamato dall'Enac (ente nazionale di assistenza al volo che vigila sul traffico aereo) copia delle registrazioni tra il comandante dell'elicottero e l'ente di controllo nonchè copia dei piani di volo. «Va fatta piena chiarezza sulla dinamica dell’incidente che lascia non pochi dubbi e perplessità sulla sua dinamica» spiega l’avvocato Destro. Sul caso il pm padovano Sergio Dini ha aperto un’inchiesta per disastro aviatorio: al momento non ci sono indagati.
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