Emergenza demenza, più servizi

Per non rischiare di restare aggrovigliati nella rete dei servizi sanitari, l'Usl 16 ha rivoluzionato la struttura dei centri per il decadimento cognitivo, dando vita a tre Cdc, piazzati in...

Per non rischiare di restare aggrovigliati nella rete dei servizi sanitari, l'Usl 16 ha rivoluzionato la struttura dei centri per il decadimento cognitivo, dando vita a tre Cdc, piazzati in altrettanti punti nevralgici del territorio: più facile l'accesso al servizio, più completa la presa in carico del paziente.

La demenza ed il deficit cognitivo rappresentano ormai un problema sempre più grave: nel solo territorio dell'Usl diretta da Adriano Cestrone ne soffrono almeno settemila persone. A fronte di numeri preoccupanti, il direttore sanitario Daniele Donato, in collaborazione con molteplici professionisti dell'Usl 16, ha dato avvio ad un riassetto organizzativo per rendere il servizio “a misura di paziente”.

«L'emergenza demenza», spiega Donato, «è un fenomeno che coinvolge la società su più fronti e alla quale va data una risposta che integri competenze e risorse di tipo diverso e che coinvolge l'intera area socio-sanitaria».

Sarà un infermiere “case manager” a gestire i bisogni del paziente e della sua famiglia. Il Cdc1 (per i distretti 1 e 5) ha come punto di accesso il distretto di via Scrovegni (telefono 049/8214524 0 329/7504411 dalle 8 alle 9 e dalle 12.30 alle 14). L'infermiera di riferimento in questo caso è Roberta Minotti. I distretti 2 e 4 invece afferiscono al Cdc2, che ha come punto di accesso il padiglione 7 del centro socio sanitario dei Colli (telefono 049/8216169 e 335/6811239). L'infermiera di riferimento è Chiara Pigozzo. Il Cdc3 (distretti 3 e 6) invece ha come punto di accesso l'ospedale di Piove di Sacco (telefono 049/751304 e 348/7694216). Infermieri di riferimento sono Erika Pesce e Claudio Sattin. (fa.p.)

Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova