Enpam, l’eccezione Des Bains l’hotel che resiste e si rinnova

MONTEGROTTO TERME. Dei cinque alberghi di Abano e Montegrotto di proprietà dell’Enpam (l’Ente nazionale di previdenza dei medici) l’unico che resiste è l’hotel Des Bains di via Mezzavia. Un quattro...

MONTEGROTTO TERME. Dei cinque alberghi di Abano e Montegrotto di proprietà dell’Enpam (l’Ente nazionale di previdenza dei medici) l’unico che resiste è l’hotel Des Bains di via Mezzavia. Un quattro stelle a gestione familiare immerso in un’area di 50 mila metri di verde, che si è rinnovato negli anni e che è riuscito a fidelizzare una clientela soprattutto di lingua tedesca. La struttura, contrariamente alle altre quattro finite in default (Grand Hotel Orologio, Magnolia, Caesar e Montecarlo), mantiene intatto il proprio valore immobiliare (cosa che non dispiace all’Enpam) e quel che più conta si presenta all’ospite con un appeal che fa leva soprattutto sull’importanza terapeutica del mono-prodotto fango. «È un particolare che vorremmo fosse condiviso da tutti gli alberghi del territorio e non relegato ad un ruolo di secondo piano per far spazio a offerte come il wellness», dice il titolare dell’hotel Enzo Baretella, che gestisce l’albergo di Montegrotto assieme alla moglie Franca e al figlio Emiliano ed è un cultore della ricerca scientifica. Non a caso dal 2011 è membro del consiglio di amministrazione della Forst (Fondazione per la ricerca scientifica termale). «Bisogna dare una veste scientifica alla pratica del termalismo, per rivalutare la prevenzione, la cura e la riabilitazione», sostiene l’albergatore. «L’alleanza tra termalismo e ricerca scientifica promuove la definizione di una medicina ausiliaria, volta al mantenimento e al recupero della salute, che integra i metodi curativi tradizionali nell’interesse di tutti gli attori coinvolti. In primis il Sistema sanitario nazionale».(g.b.)

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