Eraclea, sassaiola fra profughi

Tensione e scontro fra etnie, un ferito lieve. Paura dei villeggianti
BON - DINO TOMMASELLA - ERACLEA - AMBULANZA DOPO LA SASSAIOLA PRESSO IL CENTRO EMIGRATI
BON - DINO TOMMASELLA - ERACLEA - AMBULANZA DOPO LA SASSAIOLA PRESSO IL CENTRO EMIGRATI

ERACLEA. Tafferugli al residence “Magnolie” di via Olivi di Eraclea Mare dove sono ospitati circa 270 migranti. Ieri mattina, una sassaiola e alcuni scontri tra diverse etnie hanno animato la giornata, tra lo stupore dei residenti e i turisti impauriti. Sul posto sono arrivati immediatamente carabinieri e polizia di Stato, poi l’autoambulanza per un ferito, fortunatamente non grave.

Sembra che la miccia sia stata accesa da alcune parole volate tra i vari migranti di Paesi diversi, tra i quali si era già consumato più di qualche screzio. Tanto è bastato perché la situazione degenerasse e i residenti e turisti chiamassero le forze di polizia che stanno rivolgendo particolare attenzione alla situazione di via Olivi, più che mai sotto i riflettori. Chi abita nella zona descrive una situazione al limite per questi ragazzi. «Li abbiamo visto dormire su materassini», spiegano dei turisti, «perché non ci sono posti. Non hanno saponi, detergenti, dentifricio, lenzuola. Le loro condizioni non sono certo quelle di persone che vengono assistite adeguatamente e appaiono più che altro ammassati come animali. Per lo più sono bravi ragazzi, considerata l’età e i Paesi lontani da cui arrivano. Abbiamo anche cercato di aiutarli, portando loro del sapone, un po’ di dentifricio. Non è vero che vengono qui a spassarsela, a giudicare dal modo in cui vengono trattati. Hanno la luce, ma non possono lavarsi e fare tante altre cose che dovrebbero essere loro garantite».

Intanto questa sera è stato convocato un consiglio comunale straordinario per discutere della situazione migranti dopo che è tramontata l’ipotesi della ex caserma di Ca’ Turcata, in assenza di garanzie certe di blocco degli arrivi da parte della prefettura. Il Comune di Eraclea sarebbe pronto per i lavori, ma attualmente i migranti sono ben 270 e l’operazione non appare semplice.

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