Esplosi tre colpi di fucile contro Ca’ Sana

Attentato intimidatorio domenica sera, presenti i clienti: un individuo punta l’arma da caccia contro la facciata e scappa

BRUSEGANA. Tre colpi sparati con un fucile da caccia contro la facciata del locale Ca’ Sana, che altro non è che la storica Casana di via Santi Fabiano e Sebastiano. Un attentato intimidatorio in piena regola mina il nuovo corso all’insegna della cultura vegana-vegetariana e del rispetto dell’ambiente. Ca’ Sana è anche il locale di riferimento di Coalizione civica, il movimento di riferimento del vicesindaco Arturo Lorenzoni. Lì la compagine politica si ritrova ogni mercoledì sera per discutere il bilancio comunale.

È il giallo su cui stanno indagando i carabinieri dalle 20.30 di domenica quando, a locale aperto, qualcuno si è fatto avanti imbracciando il fucile, ha percorso il viale d’ingresso e ha esploso tre colpi contro la facciata. «Eravamo aperti, c’erano i ragazzi che lavoravano, era una serata tranquilla», conferma il gestore Matteo Sandon, ancora frastornato per la notte trascorsa in caserma a raccontare tutto ciò che sa e che potrebbe essere d’aiuto agli investigatori.

Dalle prime indagini non emergono problemi particolari dal punto di vista economico. Non ci sono debiti e i conti con i fornitori sono a posto. Dunque le motivazioni sono da ricercare altrove, magari proprio nell’impegno politico e sociale.

«Sgombriamo il campo», sottolinea Sandon. «Noi siamo un locale per tutti, non per una sola parte politica. Detto questo, certo siamo impegnati nella difesa del suolo e in tante altre battaglie ambientaliste».

Secondo quanto riferito, chi ha premuto il grilletto subito dopo sarebbe salito in auto, fuggendo in direzione della tangenziale. La difficoltà dell’indagine sta nel capire se l’atto è diretto al locale in quanto simbolo di una filosofia o magari contro qualcuno che ci lavora dentro per motivi strettamente personali.

Certo è che la notizia, pubblicata con le foto e il commento dell’accaduto nel profilo Facebook del locale, ha scatenato un fiume di reazioni e tutte di sostegno ai gestori. «Se diamo fastidio a qualcuno, significa che siamo sulla strada giusta» conclude Sandon.

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