Etra “asciuga” le tariffe e le famiglie risparmiano decine di euro all’anno

Nell’arco di 12 mesi sono anche  state effettuate 44 mila analisi per accertare i livelli di potabilità La multiutility: «Minerale dal rubinetto. E a prova di Pfas»
SBRISSA - FOTOPIRAN - CITTADELLA - SEDE ETRA CITTADELLA
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L'acqua del sindaco è buona, costa poco e non inquina. Etra rilancia partendo dai dati e dalla convenienza dell'acqua di rubinetto la sua campagna di sostenibilità. «Con una sensibile diminuzione, grazie all’adeguamento tariffario, la spesa media annuale di una famiglia-tipo utente di Etra è scesa dai 317 euro del 2017 ai 280 del 2018», spiega la multiutility del ciclo idrico integrato in una nota. L’acqua erogata dal rubinetto, quindi, si conferma conveniente ed economica, perché 1000 litri costano circa 1,86 euro (per un nucleo di tre persone, con consumo medio di 150 metri cubi all’anno), a fronte di un costo medio per metro cubo di acqua in bottiglia che va dai 150 fino anche ai 400 euro. «Di sicuro è la scelta più ecologica, perché non prevede l’utilizzo della plastica in cui è contenuta l’acqua distribuita industrialmente», si aggiunge.

In tempo di Pfas, particolare attenzione va sulla sicurezza: Etra ha predisposto un piano di sorveglianza su tutto il sistema acquedottistico gestito, che prevede controlli sia interni che esterni. Nel corso del 2018 sono stati prelevati 1.642 campioni dall’acquedotto, e il laboratorio interno ha eseguito 44.000 analisi sull’acqua potabile. Ma anche le aziende Usl del territorio servito hanno fatto eseguire analisi nei laboratori Arpav, con i dati disponibili sul web. A oggi il grado di copertura del servizio di acquedotto è pari all’89% del territorio. L’acqua distribuita proviene quasi per l’80% dalle falde sotterranee, per il restante 20% da sorgenti superficiali. «L’unica differenza rispetto all'acqua in bottiglia sta in una dose infinitesimale di cloro aggiunta nell’acquedotto per assicurare la disinfezione dell’acqua e mantenere, senza rischi per la salute dell’uomo, la qualità microbiologica in tutto il percorso fino a destinazione, a casa degli utenti», sottolinea Etra.

Infrastrutture: «Etra è impegnata a reinvestire una quota di tariffa, pari a circa il 50% di quanto incassato, nello sviluppo e ammodernamento delle infrastrutture che servono alla distribuzione di acqua potabile, oltre che per le fognature e la depurazione». —

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