Etra, Lega beffata dalla scelta del dg Ma Pierobon arriva solo a novembre

CITTADELLA. Dovrebbe insediarsi ai primi di novembre Alberto Pierobon, nuovo direttore generale di Etra in arrivo da Palermo. L’assessore regionale ai Rifiuti e all’Energia della Regione Sicilia avrà infatti bisogno di qualche settimana per completare l’incarico che ha avviato il 28 febbraio 2018 e tornare nella città che gli ha dato i natali il 7 giugno 1961. A convincere i membri del Consiglio di sorveglianza e del Consiglio di gestione è stato, lunedì sera, il suo ricchissimo curriculum che lo qualifica come esperto in materia di gestione del ciclo dei rifiuti e dei servizi pubblici locali.
La DESIGNAZIONE
Il nome di Alberto Pierobon è stato proposto dal presidente Andrea Levorato al Consiglio di gestione (composto anche da Livio Baracco, Mario Polato, Paola Mietto e Rosanna Filippin), che lo ha condiviso all’unanimità. Successivamente il nome del tecnico è finito sul tavolo del Consiglio di sorveglianza, presieduto dal sindaco di Romano d’Ezzelino, Simone Bontorin, alfiere di una lista civica, che lo ha approvato sempre all’unanimità dei presenti (13 su 15, visto che l’ex sindaco di Piazzola sul Brenta, Enrico Alfonso Michele Zin, ha presentato da tempo le dimissioni senza essere sostituito mentre Mirella Cogo, il primo cittadino di Schiavon, il paese che ha dato i natali al Segretario di Stato vaticano, cardinale Pietro Parolin, riusultava assente).
LA PROCEDURA
La procedura per l’individuazione del nuovo direttore generale era scattata nell’aprile scorso. Una ditta specializzata ha vagliato decine di curricula, prima di puntare sul nominativo di Alberto Pierobon. «Abbiamo compiuto un percorso, i cui passaggi sono peraltro previsti dallo statuto, caratterizzato dalla massima trasparenza - puntualizza con soddisfazione il sindaco Bontorin, presidente del Consiglio di sorveglianza. Il nostro bando ha messo in gioco profili di grandissima qualità. Il Consiglio di gestione ha esercitato al meglio la fase operativa, il Consiglio di sorveglianza ha esercitato le sue prerogative».
CONSIGLI LEGITTIMATI
Per il sindaco di Romano d’Ezzelino entrambi gli organismi al vertice di Etra sono dunque pienamenente legittimati e operativi. Non la pensano allo stesso modo i sindaci della Lega, reduci dal trionfo del 26 maggio, che non si vedono rappresentati. La mappa del Consiglio di gestione rivela che l’avvocato Andrea Levorato è stato indicato dal Partito democratico di Vigonza, mentre Rosanna Filippin, avvocato bassanese, ha rappresentato i democratici sui banchi del Senato della Repubblica fra il 2013 e il 2018. Livio Baracco è stato dirigente del settore Ambiente della Provincia. Completano il board Mario Polato e Paola Mietto.
LA SORVEGLIANZa
Non figurano esponenti leghisti nel Consiglio di sorveglianza, l’organismo (entrato in carica nel 2018, con u n mandato triennale), che è diretta espressione della Conferenza dei sindaci (75) che fanno capo a Etra. Civico, come detto, è Simone Bontorin di Romano d’Ezzelino. Sono iscritti al Partito democratico Katia Maccarrone, primo cittadino di Camposampiero, Roberto Campagnolo, già assessore a Bassano e oggi consigliere di opposizione, e Stefano Poli, assessore a Veggiano. All’area del centroninistra fa riferimento Luciano Gavin, primo cittadino di Grantorto. Luigi Benozzi è assessore ai Lavori pubblici della giunta comunale di Piombino Dese, dove la Lega siede all’opposizione. Valentino Turetta (Forza Italia) è il presidente del Consiglio comunale di Teolo. Maria Elena Sinigaglia, sindaco di Rovolon, è espressione del centrodestra. Vicina all’Udc del senatore Antonio De Poli è Ornella Leonardi, sindaco di Gazzo. Insomma, di leghisti nemmeno l’ombra.
I POSTI VACANTI
Detto di Zin, che ha rinunciato da tempo alla seggiola in Etra (ma non è stato surrogato), il Carroccio potrebbe puntare anche sugli scranni di Catia Zorzi (che non fa più parte del consiglio comunale di San Giorgio delle Pertiche) e di Roberto Campagnolo (accomodato in minoranza a Bassano). «Già a luglio - sottolinea Bontorin - avevo sollevato il tema in sede dei Conferenza dei sindaci, ma dai colleghi della Lega non è arrivato alcuna richiesta di convocazione dell’assemblea per procedere all’eventuale surroga. Per carità, c’è sempre tempo per procedere ma non potevamo posticipare la scelta del nuovo dg». —
Claudio Baccarin
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