Eventi a Villa Draghi, il museo nel rustico

MONTEGROTTO TERME. Villa Draghi sarà usata come luogo per convegni, matrimoni ed eventi. Così è stato deciso dalla maggioranza guidata dal sindaco Massimo Bordin con l’approvazione del regolamento....
BELLUCO APERTURA VILLA DRAGHI MONTEGROTTO BELLUCO
BELLUCO APERTURA VILLA DRAGHI MONTEGROTTO BELLUCO

MONTEGROTTO TERME. Villa Draghi sarà usata come luogo per convegni, matrimoni ed eventi. Così è stato deciso dalla maggioranza guidata dal sindaco Massimo Bordin con l’approvazione del regolamento. Il Museo delle Terme che doveva nascere in Villa, invece, traslocherà al rustico, dove oggi c’è il Museo del Vetro. A far emergere il cambio di linea della giunta Bordin, è il consigliere del Parco Colli Gianni Sandon: «Da almeno una decina d’anni la risposta senza incertezze degli amministratori è sempre stata che il Museo sorgerà a Villa Draghi». In questi, giorni, invece, varie amministrazioni stanno pubblicando il bando dell’università di Padova per un concorso di idee per la realizzazione del progetto espositivo preliminare del museo del termalismo che sarà fatto nel rustico. Una differenza che, secondo Sandon, non è da poco: «Il museo viene relegato nel rustico e la villa destinata a eventi più o meno speciali». «Personalmente», aggiunge il consigliere del Parco, «dovrei essere contento del ripensamento, anche perché l’ho sollecitato a lungo sollevando le stizzite reazioni dell’allora sindaco Claudio. Ma prima di espormi con giudizi su questo nuovo corso, per il quale non mancano certo le perplessità, vorrei essere sicuro di aver capito bene. Trovo inverosimile che operazioni di questo rilievo non siano oggetto di relazioni, analisi, documenti che consentano di farsi un'idea». A spiegare la decisione è Bordin: «Dieci anni fa nessuno parlava di chi avrebbe gestito il Museo. Ora si sa che sarà il Comune. A questo punto il luogo del rustico diventa più accessibile sia ai turisti che ai disabili. C’è il parcheggio comodo e il Comune non deve mettere una navetta a disposizione tutti i giorni per salire alla villa dove, peraltro, ancora non c’è l’ascensore per chi ha problemi di handicap. Infine, essendoci già un museo, il rustico diventa più semplice da gestire». (i.z.)

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