Ex Pacchi e deposito bus le Ferrovie vendono l’area

L’area dell’ex Palazzo Pacchi e dell’attuale deposito dei mezzi di BusItalia è in vendita. In progetto c’è la realizzazione di un complesso commerciale e direzionale. Un business da svariati milioni di euro gestito da Sistemi urbani, società controllata al 100% dal gruppo Ferrovie.
Qualche anno fa era stato ipotizzato di realizzare in quell’area la nuova questura. Adesso è finita su «Invest in Italy real estate», il portale con cui, dopo il decreto “Sblocca Italia”, lo Stato cerca di vendere patrimonio pubblico, in particolare a investitori stranieri. E l’affare padovano è stato proposto poche settimane fa anche al Mipim, a Cannes, la più importante fiera europea del settore.
Area per investire. L’area si estende tra la linea ferroviaria e viale della Pace: è quella con all’interno alcuni edifici abbandonati (un tempo utilizzati come deposito per pacchi e corrispondenza), il parcheggio gestito da Metropark e il deposito degli autobus di BusItalia. Si tratta di 48 mila metri quadri, dove è prevista dal piano regolatore l’edificazione di 80 mila metri quadri con destinazione direzionale e commerciale. In pratica uffici e negozi, ma non abitazioni.
L’affare viene presentato con un profilo di rischio «opportunistic», cioè con un rischio elevato e la necessità di un consistente investimento di capitale. «I rendimenti sono essenzialmente generati dai capital gains», si legge nell’avviso. In pratica serve qualcuno in grado di acquistare il terreno, costruire e poi rivendere.
Il progetto innovativo. Il portale immobiliare propone anche delle ricostruzioni virtuali di come potrebbe svilupparsi il progetto: una serie di edifici dal disegno architettonico moderno, eco-sostenibili e con molto verde. «La zona da valorizzare, per la sua posizione, si configura come cerniera tra la stazione ed il cuore del centro urbano e si caratterizza per l’ampia disponibilità di scambio intermodale – è la descrizione con cui si propone la vendita – Le destinazioni d’uso ammesse, in relazione alla location e alla presenza nelle zone circostanti di servizi pubblici e del polo fieristico, rendono l’iniziativa immobiliare estremamente interessante in una delle province più industrializzate d’Italia».
L’utilizzo attuale. Il destino di quell’area è stato regolamentato più di dieci anni fa: nel marzo del 2004 infatti Comune, Provincia e Rfi (Rete ferroviaria italiana) firmarono l’accordo per il “sistema integrato intermodale”. Una parte dell’area è stata utilizzata per realizzare il nuovo terminal delle corriere extra-urbane, dopo lo spostamento da piazzale Boschetti.
Poco lontano, più spostata verso la fiera, c’è l’area del deposito degli autobus. Fino allo scorso anno la Provincia ha pagato un canone di locazione di 136 mila euro a Sistemi urbani per l’utilizzo dell’area. Una “partita di giro” perché BusItalia Veneto (55% di Ferrovie e 45% di Aps Holding) paga poi un canone alla Provincia.
In mezzo c’è l’area del parcheggio Metropark, con 300 posti auto, accessibili 24 ore su 24, a pochi passi dalla stazione. L’eventuale investitore potrebbe decidere di mantenere il parcheggio o realizzarne uno multipiano.
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