Fattura per un telefono inesistente

«Mi chiedono soldi per un abbonamento a un numero che non ho»

Chiamato a pagare una fattura telefonica per un cellulare che non ha mai avuto. È successo a un padovano che ora, cartella esattoriale alla mano, annuncia la denuncia dell’Agenzia delle entrate: «Mi è arrivata una fattura per un abbonamento telefonico da un numero di cellulare che, secondo lo stesso gestore, non risulta essermi mai appartenuto» racconta Giuseppe «non solo: mi si chiede di rispondere del mancato pagamento di un abbonamento su una carta ricaricabile, un paradosso».

In sostanza, secondo quanto racconta il signor Giuseppe, l’Agenzia delle entrate gli ha chiesto di pagare 85.9 euro a copertura di fatture risalenti al 2009-2010: «Non fosse che il cellulare in questione (di cui fornisce puntualmente il numero ndr) è disattivato dal 2007, quando era registrato a nome di una signora straniera - spiega - questo mi è stato detto dal gestore cui appartiene il numero che conferma non essere mai stato registrato a mio nome, né a quello di mia moglie, entrambi titolari di una carta ricaricabile».

Tutto bene, quindi? Per niente: l’onere della prova spetta infatti a chi riceve la cartella sbagliata: «Di fatto tra ricorsi, raccomandate e consulenze, verrò a spendere più di 100 euro» prosegue Giuseppe «ovvero più di quanti me ne vengono chiesti, senza contare il tempo e il fastidio di dover recuperare un pasticcio di cui non sono l’artefice». Per questo, annuncia di avere intenzione di andare fino in fondo: «È ora di finirla con queste baggianate» sostiene minaccioso «sono intenzionato ad andare dai carabinieri a denunciare il responsabile dell’ufficio dell’Agenzia delle entrate che ha emesso la cartella: è la terza volta che mi capita, nel corso degli anni» conclude «e credo di non essere il solo: ma è venuta l’ora di mettere fine a queste situazioni assurde».

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