Ferie e carenza di personale, tagliola sulle sale operatorie

PADOVA. Estate di passione per la sanità padovana. Reparti accorpati, tagli di posti letto e sospensione degli interventi chirurgici programmati, con conseguente allungamento delle liste d’attesa. Se è vero che tanto in Azienda ospedaliera quanto negli ospedali dell’Usl 6 Euganea non vengono soppressi servizi, è vero che i disagi per pazienti e utenti non mancano.
Così come per il personale, con medici, infermieri e operatori spesso sottoposti a carichi di lavoro eccessivi. lo stop in sala operatoria A risentire maggiormente della sforbiciata estiva è l’attività chirurgica. Da qui a settembre le sale operatorie, specie in Azienda ospedaliera, funzioneranno a singhiozzo, con la sospendere degli interventi programmati. Sono interessate diverse specialità, dalla Ginecologia, alla Cardiochirurgia, così come Ortopedia e Oncologia.
Alla contrazione dell’attività operatoria programmata con il piano ferie si aggiunge la grave carenza di medici anestesisti, un “buco” di almeno venti professionisti che non sarà possibile colmare - e solo parzialmente - prima di fine settembre. Anche negli ospedali dell’Usl Euganea l’attività operatoria fino a metà settembre, in linea con il piano ferie, è molto ridotta.
Al Sant’Antonio, per esempio le sedute operatorie, che in media sono 40 a settimana, vengono ridotte fino a 17. Lo stesso copione si ripropone per gli ospedali in provincia. il taglio dei posti letto Per consentire al personale di godere delle ferie - 15 giorni consecutivi per legge - sia l’Azienda che l’Usl hanno dovuto pianificare una riduzione dei posti letto. In via Giustiniani vengono meno in media 80 posti letto che - a dire il vero - su un totale di oltre 1.400 non sono gran cosa.
La situazione si preannuncia più complessa per il mese di agosto dove verranno a mancare fino a 200 posti. Il piano dell’Usl Euganea prevede una riduzione di 160 letti complessivi tra Sant’Antonio a Padova, Immacolata Concezione a Piove di Sacco, Madre Teresa a Monselice, Cittadella e Camposampiero. Anche in questo caso il periodo più critico è quello a cavallo della settimana di Ferragosto.
Reparti accorpati. La necessità cui deve far fronte il piano ferie è quella di reperire personale per coprire i turni di quello assente intervenendo sull’organizzazione dei servizi. Oltre alla riduzione dei letti, vengono quindi accorpati alcuni reparti in modo da concentrare la presenza di infermieri e operatori. In Azienda è stato chiuso il nono piano del monoblocco e il terzo della Pediatria, dove i disagi si sono già manifestati. In casa Usl al Sant’Antonio l’Ortopedia ospita la Week surgery - stessa cosa a Monselice - e la Riabilitazione migra a Piove di Sacco. Qui sono accorpati Medicina e Geriatria, a Cittadella Lungodegenza, Medicina fisica e Riabilitazione. Servizi garantiti Tagli e razionalizzazioni un po’ ovunque, insomma. In ogni caso, anche se a ranghi ridotti o ridottissimi, nessun servizio viene cancellato e sono garantite sempre e in ogni struttura le urgenze, anche chirurgiche, di qualsiasi specialità.
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