"Ferito un poliziotto al giorno dall'inizio del mese"

PADOVA. Il bilancio dei feriti tra le forze dell’ordine dopo partita Atalanta-Roma a Bergamo "deve far riflettere tutte le componenti di questo complicato sistema di gestione dei servizi di ordine pubblico". Lo sottolinea il segretario provinciale del sindacato di polizia Sap Mirco Persavento. "Ai responsabili del Ministero chiediamo come sia stato possibile aver permesso una trasferta dei tifosi della Roma a Bergamo dopo i precedenti scontri tra le opposte tifoserie; sabato scorso il Ministero non ha avuto il coraggio di vietare la trasferta ai tifosi romanisti, nonostante sul punto “rapporti tra tifoserie”, introdotto dall’osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive, la scala dei rischi fosse altissimo. Nel merito degli scontri", prosegue Pesavento, "non possiamo accettare quanto accaduto: gli agenti del II Reparto Mobile sono stati attaccati da veri e propri delinquenti che hanno lanciato verso gli operatori diverse bombe carta con all’interno viti, bulloni e chiodi. Un episodio gravissimo che ha causato il ferimento serio di due colleghi, ma che poteva avere conseguenze ancora più gravi. Sabato a Bergamo si è sfiorata la tragedia, chiediamo alla struttura del Sap di Bergamo di seguire nel dettaglio l’arresto dei sei teppisti e dei molti denunciati. A questi soggetti dovranno essere applicate le pene più severe, compreso l’addebito dei danni ai mezzi e la malattia dei poliziotti. Vedremo se ci saranno le condizioni per chiedere i danni sotto un profilo civile contro questi teppisti a favore dei nostri colleghi. A questi teppisti non deve essere condonato nulla poiché di fatto hanno attentato alla vita dei nostri colleghi".

E' tempo di "rivedere le imbarazzanti regole d’ingaggio scritte in questi giorni. Quale atteggiamento devono assumere i reparti inquadrati quando gli scontri si trasformano in guerriglia urbana e gli agenti sono sottoposti al lancio di bombe carta che mettono a forte rischio perfino la propria vita? Dobbiamo arrivare al morto perché si adottino finalmente misure chiare e provvedimenti seri che risolvano in modo definitivo queste gravissime situazioni? Chiediamo alla segreteria nazionale un intervento presso il Dipartimento, non solo per segnalare questo episodio gravissimo, ma, a supporto dell’attività già in essere del Sap nazionale sulle regole d’ingaggio e la loro revisione: da una prima lettura, appaiono del tutto insufficienti per tutelare la sicurezza dei poliziotti".

Durissima anche la presa di posizione di Mauro Armelao, segretario generale regionale Ugl: "Quello che è successo sabato scorso, è l’ennesima dimostrazione, che contro i delinquenti non serve nessuna regola o protocollo d’ingaggio. Con questi teppisti serve solo la tolleranza zero. Nessuno sconto, nessuna attenuante, contro chi va allo stadio per attaccare sistematicamente le forze dell’ordine. Per noi quanto accaduto a Bergamo è a tutti gli effetti da considerarsi un tentato omicidio. I colleghi del 2° Reparto Mobile di Padova, rimasti feriti, hanno realmente rischiato di rimanere segnati per il resto dei propri giorni dallo scoppio di bombe carta con dentro chiodi e bulloni. E’ stato un attentato vero e proprio contro i poliziotti. Per noi è abbondantemente giunto il momento di prendere delle decisioni irrevocabili, e cioè quelle di chiudere fino a fine campionato gli stadi a rischio, partendo proprio da quello di Bergamo. Che sia di monito per tutte le tifoserie d’Italia, al primo incidente, si chiudono gli stadi, così questi delinquenti useranno le loro bombe carta nelle loro case mentre guarderanno le partite in tv. Si abbia il coraggio di andare contro gli interessi economici affinchè siano tutelate le forze dell’ordine che per soli 28€ lordi, a tanto equivale la giornata di ordine pubblico fuori sede (mentre 13€ lordi per ordine pubblico in sede), rischiano la vita per colpa di questi delinquenti che nulla hanno da condividere con i veri tifosi. Non è possibile che tra manifestazioni di pseudo pacifisti e partite di calcio il 2° Reparto Mobile, dall'inizio del mese a sabato 21, conti già 22 feriti. Che la politica la smetta di perdere tempo sul pensare delle norme da rispettare in questi casi, giusto pensare a protocolli operativi per altre cose, ma nei confronti dei delinquenti l’unico protocollo è quello della tolleranza zero, con la chiusura immediata dello stadio, negando, altresì, le trasferte".

Su questa questione, assicura Armelao, "interesseremo la nostra Segreteria Nazionale, affinchè intervenga presso il nostro Dipartimento, in vista appunto dell’incontro sui protocolli operativi per l’ordine pubblico. Che questi protocolli siano scritti e pensati da chi sta in strada e in mezzo ad una piazza, e non da chi sta comodo su una poltrona o magari da qualche politico che non sa cosa voglia garantire l’ordine pubblico portando una divisa. Per questo auspichiamo che siano coinvolti i dirigenti dei Reparti Mobili d’Italia, coadiuvati dai capi squadra con anni di esperienza".
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