Fermato a Padova un latitante georgiano evaso dal carcere in Portogallo
Shergili Farjiani, fuggito il 7 settembre, è stato fermato il 5 dicembre da una pattuglia delle Volanti della questura euganea

Shergili Farjiani, il latitante fuggito da un carcere in Portogallo il 7 settembre, è stato fermato a Padova il 5 dicembre da una pattuglia delle Volanti della questura euganea durante un servizio di prevenzione nella zona della stazione ferroviaria.
Gli agenti hanno fermato una Citroen con targa francese insospettiti da un guida anomala del conducente. Alla richiesta di esibire documenti e patente di guida l'uomo si è messo a gesticolare facendo intendere di non comprendere e di non avere documenti al seguito.
Così lo straniero, che ha riferito di essere un georgiano, è stato portato in Questura per accertare la sua identità e, sottoposto a fotosegnalamento, è stato identificato per Dimitri Markov, 42 anni, con numerosi precedenti penali a carico per reati contro il patrimonio, oltre ad un Ordine di Esecuzione per la Carcerazione emesso, a dicembre 2021, dalla Procura di Pistoia, dovendo scontare un anno di reclusione per resistenza a pubblico ufficiale e lesioni aggravate.
Il georgiano è stato poi trasferito in carcere mentre sono stati approfonditi gli accertamenti che hanno portato a scoprire la vera identità dell'uomo Shergili Farjiani un ricercato internazionale con Mandati di Arresti Europei "Mae" emessi rispettivamente dalle Autorità portoghesi e da quelle greche. E' stato quindi interessato il Servizio Cooperazione Internazionale di Polizia Scip perché venissero inviati i Mandati di Cattura, ratificati il 7 dicembre per il paese ellenico dove deve scontare 5 anni di reclusione per furto aggravato.
Il giorno dopo è arrivato anche il provvedimento dal Portogallo dove era ricercato per l'evasione, il 7 settembre, dal Carcere di Vale de Judeus, a circa 70 chilometri da Lisbona, quando insieme ad altri 4 compagni di detenzione dopo aver scavalcato il muro di cinta, con l'aiuto di complici esterni, erano riusciti a fuggire.
Il georgiano in Portogallo si era distinto per una lunga carriera criminale fatta di reati violenti, rapine, furti e falsificazione di documenti per i quali era stato definitivamente condannato, dovendo scontare la pena di un anno e 10 giorni di reclusione per rapina aggravata.
Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova