La denuncia: adolescenti fuori controllo a Legnaro, incendio appiccato per gioco

“Dillo al Mattino" è la rubrica del nostro giornale dedicata a segnalazioni e storie dei lettori. Ogni lunedì spazio a disservizi, anomalie e problemi del territorio con risposte dalle istituzioni

Il fumo causato dall’incendio alla balla di fieno su un campo a Legnaro
Il fumo causato dall’incendio alla balla di fieno su un campo a Legnaro

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La lettera

Buongiorno,

Vorrei segnalare un fatto di cronaca accaduto lo scorso mercoledì 26 giugno in via Sandro Pertini a Legnaro. Alle 20 circa, un gruppo di ragazzi avvistati dai residenti ha appiccato un incendio a una balla di fieno sul campo confinante con la strada. Le fiamme hanno causato una densa nuvola di fumo che ha reso l’aria difficilmente respirabile, ha annerito la pavimentazione circostante e si è posata anche sulla biancheria stesa all’aperto dai residenti. Il provvidenziale intervento dei vigili del fuoco ha permesso lo spegnimento del rogo. Un paio di ragazzini sono stati fermati e identificati dai carabinieri della stazione locale. L’accaduto è un episodio all’apice di una lunga serie di altri episodi di danneggiamento e disturbo, corse clandestine con scooter e consumo di droghe leggere in questo quartiere, ad opera di ragazzini del paese (14-15 anni presumibilmente), giovanissimi fuori dal controllo dei genitori che rendono difficile la convivenza con le nuove generazioni. Le segnalazioni per le vie brevi effettuate da parte dei residenti all’amministrazione comunale e alle forze dell’ordine hanno portato maggiori controlli, tuttavia ancora insufficienti ad arginare il problema. Permane la paura per quanto possa ancora succedere se tali ragazzi non vengono tenuti sotto controllo.

 LETTERA FIRMATA

 

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A rispondere è il sindaco di Legnaro, Vincenzo Danieletto: «Siamo in stretto contatto con le forze dell’ordine, con i carabinieri della caserma di Legnaro e il nostro corpo di polizia locale proprio per garantire un efficace controllo del nostro territorio e per tenere sott’occhio anche questo gruppo di adolescenti. Nessuno vieta ai ragazzi di vivere appieno e con energia la loro giovane età e questa bellissima estate, ma ciò non li solleva dalle responsabilità che possono avere determinate azioni o atteggiamenti. È un peccato vedere che questi giovani si mettano nei guai e provochino le comprensibili proteste dei cittadini per girare un video da scambiare con i coetanei o per farsi belli con qualche like sui social. Conosciamo questi giovanissimi, i carabinieri sanno quali sono gli individui più esuberanti di altri e li tengono sotto controllo. Ci auguriamo che basti un severo richiamo per far capire loro dove hanno sbagliato e per indurli a non ripetere più certe azioni, oltretutto pericolose. Poi è ovvio che se ci sono dei danni al patrimonio pubblico o altre conseguenze dovranno prendersi le loro responsabilità, così come anche i genitori potrebbero essere eventualmente chiamati a rispondere. In queste situazioni, infatti, la famiglia è fondamentale: non bastano i controlli della forza pubblica, non bastano i richiami se dei ragazzini di 14-15 anni vengono trovati nel parco del paese alle 2.30 di notte. È impossibile che i genitori non si chiedano dove sono i loro figli a quelle ore. Da parte nostra c’è la piena disponibilità a intervenire ma serve la collaborazione reciproca. Poi va anche detto che ci sono anche molti altri ragazzi che si impegnano e dimostrano un grande senso di responsabilità. La settimana scorsa, per esempio, il primo gruppo di una quindicina di giovanissimi ha partecipato con entusiasmo e ottimi risultati alle attività di “Ci sto? Affare fatica!”. Questa settimana ce ne saranno altrettanti pronti a mettersi all’opera, a darsi da fare nel concreto per migliorare il loro paese, è un bell’esempio per tutti».

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