Fiadel, terremoto in corso la fronda fa fuori Bolzonella Sindacato commissariato

LO SCONTROÈ un terremoto, quello in corso alla Fiadel, ma non fa rumore perché da due settimane - ossia da quando è partito il sisma - la prima preoccupazione di tutti è stata quella di non far...

LO SCONTRO

È un terremoto, quello in corso alla Fiadel, ma non fa rumore perché da due settimane - ossia da quando è partito il sisma - la prima preoccupazione di tutti è stata quella di non far trapelare la notizia. Un cartello è rimasto esposto, ma solo per un giorno, nella bacheca della De Vizia a Castelfranco, per la solerzia di un impiegato dell’azienda che ha visto la comunicazione e l’ha esposta. Ma per il resto nessuno sa niente. Eppure il sindacato di Igiene Ambientale, sezione di Padova, è finito in commissariamento. E dopo una vita - pare vent’anni, ma nessuno ne è certo, perché da una proroga all’altra si è perso il conto - Pasquale Bolzonella, storico dipendente di Aps a Padova, è stato sollevato dall’incarico di segretario provinciale. Che poi, in realtà, pare che di incarichi Bolzonella ne avesse più d’uno perché del sindacato provinciale - che conta circa 300 iscritti - era una sorta di factotum e faceva anche il revisore dei conti.

Tanto potere in una sola persona, si sa, non è mai popolare. Così gli altri membri del direttivo si sono messi d’accordo e hanno firmato una mozione di sfiducia per mandare a casa Bolzonella e chiedere un congresso. La segreteria nazionale, però, ha deciso di temporeggiare e ha nominato un commissario - il segretario regionale Maurizio Contavalli - con una mossa da molti contestata perché per statuto non è prevista questa soluzione nel caso di diatribe interne. Bisognerebbe fare un congresso ed è quello che il segretario generale Francesco Garofalo si è impegnato a fare entro sei mesi, però non l’ha scritto o forse sì ma quel documento non l’ha visto nessuno e anche questo agita tutti, in questo terremoto generale che rischia di sbriciolare il sindacato.

A Bolzonella la fronda rimprovera una gestione monarchica del sindacato: faceva tutto da solo e non convocava neanche il direttivo. Alla fine il direttivo si è convocato da solo e ha fatto fuori il segretario. Da lì in poi però è stato il caos. Il commissario ha convocato il direttivo e i componenti da cinque sono passati a dieci o anche di più, con presenze del tutto improvvisate e inspiegabili. Insomma, una sorta di resa dei conti interna difficile da gestire e che può essere affrontata solo con un congresso, quantomai urgente. Il settore rifiuti peraltro è in fermento e la Fiadel, che ultimamente aveva conquistato consensi in tante aziende, deve riaccreditarsi. A cominciare dai suoi vertici. —

Cristiano Cadoni

Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova