Finanza, la crisi spinge i consulenti indipendenti

Il lungo periodo di crisi sta pesando anche sui portafogli degli investitori, portafogli assottigliati spesso da continue perdite. Ma in questa fase di crisi finanziaria stanno prendendo piede a Padova le società di consulenza indipendenti, sganciate cioè dai grandi gruppi bancari sulle cui indicazioni di investimento pesa spesso il conflitto di interesse.
Trovano maggiore spazio, infatti, consulenti indipendenti che non svolgono attività di raccolta di denaro (non sono cioè Sgr), ma che hanno come loro principale attività solo la consulenza, retribuita attraverso parcelle e non con commissioni sui prodotti collocati o sui movimenti di portafoglio.
Manca ancora l’albo dei promotori finanziari indipendenti, ma queste società, proprio perché non vendono prodotti, possono svolgere un normale lavoro di consulenza. A Padova anche il Comune si è affidato ad una società indipendente come la veronese Consultique, per un supporto nell’azione di recupero dei fondi persi con le obbligazioni Lehman. Consultique è stata preferita alle tradizionali banche proprio perché esterna al sistema e quindi libera nell’azione di richiesta di risarcimenti. Recentemente è approdata in città anche Tiche Srl, piccola casa di matrice trevigiana fondata da Giampaolo Galiazzo una decina d’anni fa, quando parlare di consulenza indipendente era poco più di un atto di fede. Tiche oggi si è ricavata un suo spazio sia tra investitori privati, sia tra le amministrazioni pubbliche come pure nel segmento delle Bcc, alle quali fornisce supporto per la gestione della tesoreria. Ha assunto credibilità tanto da rientrare tra gli interlocutori del Sole 24 Ore Plus, l’inserto settimanale al quale Triche fornisce risposte ai quesiti dei lettori.
A Padova la società trevigiana si è affidata ora all’esperienza di Gian Virgilio Berrini, che alle spalle ha una decina d’anni di dirigenza in Credit Suisse e altrettanti, in precedenza, come area manager nel gruppo Prime (oggi Banca Generali). Lo stesso gruppo di lavoro di Tiche, sostanzialmente, ha una comune origine nell’ex Prime consult.
«Siamo rinforzando la nostra struttura su Padova perché il mercato chiede sempre più consulenza esterna, sia per allocare le risorse, sia per gestire patrimoni in senso lato», afferma Berrini, che in Veneto ha aperto per il colosso elvetico varie sedi, con 80 dipendenti e 1 miliardo di euro di massa gestita.
«Noi non raccogliamo fondi - aggiunge Berrini - ma partiamo da un check up prima di decidere quali interventi operare per ridurre i costi di un portafoglio e per ottimizzarne le performance. I risultati ci stanno dando ragione».
(m.per.)
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