Finti annunci di lavoro: disoccupati truffati

Proposti colloqui dietro pagamento di denaro, ma il posto non c’era. Adiconsum: raggiri decuplicati
Riccardo Sandre
PATANE - CS GDF TRUFFE BENZINAI - DA SX WALTER RIGOBONI, IVANO MACCANI PATANE - CS GDF TRUFFE BENZINAI
PATANE - CS GDF TRUFFE BENZINAI - DA SX WALTER RIGOBONI, IVANO MACCANI PATANE - CS GDF TRUFFE BENZINAI

AAA capo reparto cercasi. Recita pressappoco così uno dei tanti annunci di lavoro che si trovano sulle pagine dei siti specializzati. Si trova di tutto, da quelli che promettono lauti guadagni a quelli che garantiscono 100 mila euro all’anno fino a quelli che associano addirittura la prestazione lavorativa ad un’altra più o meno velatamente sessuale. Ma è fra quelli più credibili che, in alcuni casi, si celano improprie richieste di denaro o, addirittura, vere e proprie truffe. Un fenomeno che in quest’ultimi due anni sembra essersi moltiplicato esponenzialmente. È di questi giorni il caso, segnalato da Aspiag Service, i cui dirigenti, proprio alla vigilia di Natale, si sono trovati a dover far fronte ad almeno 4 strane richieste di spiegazioni: su di un noto motore di ricerca era comparso infatti qualche giorno prima un’allettante segnalazione secondo cui il gruppo selezionava candidati per svariate mansioni. Chi aveva inviato il proprio curriculum aveva ricevuto in risposta una mail in cui si spiegava in maniera dettagliata come e dove si sarebbe svolto il colloquio. Essendo però la sede all’estero un sedicente “direttore del personale” si metteva a disposizione per organizzare il viaggio, previo invio di un anticipo in denaro da parte dei candidati, ad un conto corrente intestato allo stesso fantomatico direttore. «È la prima volta che siamo chiamati in causa da questi figuri», spiega il vero direttore delle risorse umane ed affari legali di Aspiag Service Srl Angelo Pigatti, «e ci sentiamo di dover ribadire, ove ce ne fosse bisogno, che la nostra azienda non ha mai chiesto e non chiederà mai somme di denaro per lo svolgimento di alcun genere di colloquio lavorativo. Venuti a conoscenza di questa vicenda abbiamo provveduto a fare tempestiva denuncia contro ignoti alla stazione dei carabinieri di Mestrino dove è la nostra sede operativa». Un fenomeno, quello delle improprie richieste di denaro e delle truffe vere e proprie ai danni dei disoccupati, in grande ascesa nel Veneto. «Da un anno e mezzo a questa parte», spiega Valter Rigobon segretario generale di Adiconsum Veneto, «le notizie di truffe, richieste improprie di denaro e operazioni illecite ai danni di chi cerca lavoro sono addirittura decuplicate. Se qualche anno fa i nostri 52 sportelli aperti in tutta la Regione ricevevano si e no 4 o 5 segnalazioni l’anno ora non passa settimana senza che qualcuno venga a chiedere il nostro aiuto». Molte e le più disparate le modalità con le quali questi malfattori cercano di racimolare denaro più o meno lecitamente. Tra le più frequenti sono gli stage che richiedono un pagamento da parte dello stesso stagista, i corsi di formazione “riconosciuti” da enti pubblici che in realtà non riconoscono affatto la validità del “master”, ed ancora i finti agenti interinali che richiedono il pagamento, anticipato, di un’intera mensilità per un contratto di lavoro solo millantato. «Le modalità degli illeciti si moltiplicano ogni giorno ed in tutti i casi », spiega il segretario generale di Adiconsum Veneto, «è bene fare delle ricerche attente prima di sborsare del denaro sia verificando la reale esistenza delle società coinvolte, sia valutando seriamente il valore delle proposte ricevute. Ad ogni modo i nostri sportelli sono sempre disponibili per tutelare i consumatori e tutti coloro che dovessero incappare in tali spiacevoli incidenti».

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