Fondazione Piazzola Futuro avanguardia della formazione

Presentato il nuovo organismo già definito “il Campus dell’intelligenza creativa” Comune e Università di Padova insieme nella Rsa e nell’ex Casa del Fascio

/ PIAZZOLA

Decolla il “campus dell’intelligenza creativa”, cavallo di battaglia dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Valter Milani. È stata infatti costituita la Fondazione “Piazzola Futuro” che andrà a gestire il mega progetto formativo del Campus. Fanno parte del consiglio di amministrazione il protettore dell’Università di Padova Antonio Parbonetti, i professori Luciano Gamberini (presidente della Fondazione) e Jacopo Bonetto, Fernanda Scatanburlo, Giovanni Ponchio, Giulio De Agostini e Nicola Meneghello (segretario generale della fondazione).

Partner di progetto anche la cooperativa sociale Fratres, che mette a disposizione l’edificio “Rsa” di Piazzola che, assieme all’adiacente ex Casa del Fascio, costituirà la sede della Fondazione. Lo spazio si sviluppa in un’area di oltre 4mila mq, e comprende anche la zona verde tra i due edifici: qui sorgerà appunto il “Campus Futuro”, un centro di eccellenza nazionale nell’informatica umanistica.

La proposta formativa coprirà tutte le fasce d’età a partire dalle scuole primarie fino agli adulti e master professionali. Sono in partenza i primi corsi con programmi complementari per le scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado, attività ludico-ricreative pomeridiane per bambini e ragazzi, corsi specialistici per adulti e seminari.

«Una realtà aperta a tutti e creata per promuovere il progresso sociale e culturale della comunità», precisa il sindaco Milani. «L’interazione e la contaminazione tra le diverse discipline» continua Rosario Rizzuto, Magnifico Rettore al Bo «sono gli aspetti innovativi che caratterizzeranno l’approccio formativo del “Campus Futuro” con un metodo di insegnamento basato sull’esperienza e la sperimentazione».

«Le attività del Campus», conclude Nicola Meneghello, segretario generale della Fondazione – «sono prevalentemente incentrate sulle digital humanities, con un forte accento sulle discipline dell’arte, dello spettacolo e della comunicazione in ambiente digitale e multimediale attraverso l’uso delle nuove tecnologie, come ad esempio i corsi di robotica educativa». ––

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