Freddato il killer del Portello, che fuggì dopo il delitto

Una storia di sangue e vendette che dura da dodici anni. Una scia di delitti iniziata a Padova nel 2001 e conclusa solo qualche giorno fa a Laguna, nelle Filippine. Con l’ennesima esecuzione sono stati eliminati tutti i protagonisti dell’omicidio di vicolo Portello. Martedì scorso è stato infatti ucciso l’assassino, fuggito nel paese natale fin del giorno successivo alla violenta uccisione e condannato in contumacia a 24 anni di carcere. James Briz, 45 anni, è stato freddato a bordo di un’auto insieme al fratello Emerson (41) e al cugino Nelson (57).
Il delitto del Portello. Per provare a comprendere la vicenda bisogna andare a ritroso di 12 anni. Il 18 marzo 2001 il corpo di Michael Lat, 25 anni, dipendente di un’impresa di pulizie che lavorava all’ospedale Sant’Antonio, venne trovato in un lago di sangue nel suo appartamento in vicolo Portello. Il cadavere fu scoperto dalla moglie Elsa, rincasata dopo la mattinata di lavoro come colf. In quell'occasione vennero interrogati tutti i parenti filippini, a cominciare dalla sorella Estella e dal cognato Gregorio Averion e altri cugini. Successivamente la testimonianza di Averion si rivelò fondamentale per scoprire l'autore dell'omicidio: James Briz, filippino, 37 anni. L'assassino però fuggì nel paese d’origine il giorno successivo alla violenta uccisione. Nel 2005 venne condannato a 24 anni di carcere. È rimasto latitante per 12 anni.
Ucciso il teste chiave. Sette anni dopo il testimone ha pagato con la vita. Il 5 novembre 2008 venne assassinato infatti il teste chiave dell’indagine sul delitto del Portello. Gregorio Averion, 50 anni, filippino residente a Padova in via d'Acquapendente, venne crivellato di colpi a lato della strada, a ridosso del centro della città di Alaminos, nelle Filippine, dove si trovava per una breve vacanza. Fu un’ esecuzione. Due motociclette lo accerchiarono e i due passeggeri cominciarono a fare fuoco. Abitava a Padova da oltre 10 anni, era sposato con Estella ed era padre di una figlia di 3 anni. Con il suo impiego di addetto alle pulizie riusciva a pagare l’affitto e a mantenere la famiglia.
Ucciso l’assassino. Con quest’ultima morte avrà probabilmente fine la sanguinosa faida. Tutto è successo martedì scorso, nella provincia di Laguna. James Britz era da poco uscito da un’arena di combattimento per galli dove aveva trascorso la serata insieme al fratello Emerson e al cugino Nelson. Con loro c’era anche Lino Zuñiga, consigliere comunale nella città di Alaminos. Erano a bordo di una Mitsubishi Lancer quando gli assassini, giunti con una moto e una Toyota Corolla, li hanno affiancati e hanno aperto il fuoco. James Briz è morto due ore dopo in terapia intensiva.Le autorità inizialmente pensavano che l’obiettivo della spedizione punitiva fosse l’esponente politico, ancora ricoverato in ospedale per le ferite riportate nello scontro a fuoco. Dai successivi accertamenti però è emerso che il vero obiettivo era James Briz e il movente potrebbe essere proprio la vendetta. Le autorità filippine hanno informato del fatto anche la squadra mobile di Padova, titolare delle indagini sull’omicidio di vicolo Portello: l’assassino, da sempre latitante, è stato ucciso a sangue freddo.
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