Freddy Sorgato in carcere si iscrive all’Università : ha già fatto due esami

Condannato per l’omicidio di Isabella Noventa, sua ex fidanzata, l’impiegata di Albignasego uccisa nel gennaio 2016
TOME’-AGENZIA BIANCHI-PADOVA - FREDDY SORGATO IN TRIBUNALE
TOME’-AGENZIA BIANCHI-PADOVA - FREDDY SORGATO IN TRIBUNALE

PADOVA. Freddy Sorgato si è iscritto all’Università di Padova ormai da parecchi mesi e avrebbe già sostenuto due esami. Sorgato, camionista-ballerino, si trova in carcere per l’omicidio di Isabella Noventa, sua ex fidanzata, l’impiegata di Albignasego uccisa nel gennaio 2016. Dal carcere, dove è detenuto da ormai cinque anni e dove dovrà scontare trent’anni di condanna, il killer della Noventa ha deciso di iscriversi all’Ateneo patavino, sponda Scienze politiche. Lo conferma anche il suo avvocato, il ferrarese Pierluigi Pieraccini. «Forse dietro all’iscrizione c’è un modo per garantirsi la permanenza in carcere a Padova ed evitare eventuali trasferimenti» commenta Paolo Noventa, fratello di Isabella «In ogni caso i pochi esami sostenuti in molti mesi mi fanno pensare che gli studi non rappresentino il suo principale interesse».



La circostanza è emersa ieri mattina in Tribunale a Padova, dove in programma c’era l’udienza di dissequestro della a villetta di Noventa Padovana in via Sabbioni, uno dei beni del tesoretto immobiliare (un tempo) di Freddy Sorgato. L’abitazione in cui sarebbe stata uccisa la donna. La famiglia della vittima ha ottenuto l’immobile a titolo di risarcimento dopo la condanna a 30 anni per i fratelli-killer Freddy e Debora Sorgato, accusati dell’omicidio e dell’occultamento del cadavere di Isabella. Quella villetta ha però ancora un “gravame”, il sequestro probatorio che era stato chiesto e ottenuto dal pm Giorgio Falcone, titolare dell’inchiesta. Ieri il gip del Tribunale di Padova avrebbe dovuto autorizzare il dissequestro, atto fondamentale per – ad esempio – mettere in vendita l’immobile. Il 18 settembre 2019 la villetta era stata messa all’asta e aggiudicata da una padovana per 261 mila euro. Quest’ultima aveva pagato una caparra di 25 mila euro senza mai saldare il resto. La banca non aveva concesso più il mutuo, appunto, di fronte al sequestro probatorio. Il giudice, ieri, ha però rinviato l’udienza al prossimo 30 marzo. Il motivo? La rinuncia dell’avvocato Pieraccini di difendere Sorgato in questa pratica. Il gip, chiamato a decidere nella giornata di ieri, per questa circostanza ha optato per il rinvio, che per espressa richiesta dell’avvocato Stefania Lazzaro, avvocato della famiglia Noventa, è stato comunque di pochi giorni. —


 

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