Friulano disperso in Ucraina, il padre di David: "La speranza è che lo abbiano fatto prigioniero"

“Mio figlio non è un mercenario. Non è andato in Ucraina per soldi, ma perché odiava i soprusi, stava sempre dalla parte del debole sovrastato con la violenza dal più forte”. Silvano Di Gleria, ex maresciallo dell’Esercito, è il padre di David Di Gleria, 48 anni, dall’11 settembre formalmente “missing in action”, disperso in azione nell’Oblast di Lugansk, in Ucraina, dove si era arruolato già nel 2024 nella Brigata Azov. La comunicazione alla famiglia è arrivata nella serata di mercoledì 24 settembre, dall’ambasciata italiana in Ucraina. “La speranza è flebile - sospira il padre, trattenendo a stento le lacrime -. Se è vivo, forse potrebbe essere stato preso come prigioniero dai russi”. Ma la famiglia è pronta anche all’ipotesi più nera: la Croce rossa italiana si metterà in contatto con i genitori per prelevare il dna che potrebbe risultare utile per una comparazione. (intervista di Christian Seu)
 

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