Frode sulle sementi, padre e figlio in aula. Il pm: "Coperti dai politici"

Il magistrato menziona il presidente del Consiglio regionale Clodovaldo Ruffato, ma lui dichiara: "Non potevo interferire con inchieste di cui non ero nemmeno a conoscenza"
La sede di Sumeran Handels srl e Sementi Miatello Trentino
La sede di Sumeran Handels srl e Sementi Miatello Trentino

SAN MARTINO DI LUPARI. «In questa vicenda ci sono state coperture politiche. E anche interferenze politiche».

Poi i nomi del presidente del Consiglio regionale del Veneto uscente, Clodovaldo Ruffato e del suo capo di Gabinetto Giuseppe Nezzo: gli imprenditori Enrico Miatello, titolare della titolare dell'azienda Sumeran Handels srl con sede a San Martino in via Castellana 104, fallita pochi mesi fa, e il figlio Simone Miatello, titolare della Sementi Miatello Trentino, avrebbero cercato appoggi di “amici” per far bloccare le indagini avviate nei loro confronti. Senza riuscirci.

Davanti al tribunale di Padova è stato esplicito il pubblico ministero Bendedetto Roberti nella requisitoria del processo in cui sono imputati i due. Per entrambi ha reclamato la condanna: 7 anni per il primo, quattro anni e 4 mesi per il secondo. Chieste le condanne anche per i coimputati a due anni con la sospensione condizionale Manuela Baccarin, di Bolzano Vicentino, titolare della tipografia Maner specializzata nell'etichettatura elettronica, e Giovanni Salvalaio, di Maerne di Martellago (Venezia), agente della ditta; infine di Pantaleo Ingrosso, di Vigarano Mainarda (Ferrara), titolare di una tipografia. Difese e sentenza il prossimo 3 giugno.

Da parte sua Ruffato dichiara: "Non sono neanche a conoscenza di eventuali indagini. Tra l’altro non sono mai stato contattato dal magistrato, non ho nessun avviso di garanzia, nessuna comunicazione, non so niente di niente. Se c’è qualche contestazione nei miei confronti dovrei saperlo, ma non ho nessuna comunicazione”.

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